Vaticano. 65 anni di sacerdozio per Ratzinger
"Grazie Santo Padre per la sua bontà che dalla sua elezione in ogni momento mi colpisce interiormente e mi porta avanti. È il luogo dove abito e mi sento protetto, prima che nella bellezza dei Giardini. Speriamo che lei possa andare avanti a guidarci mostrando la via della Misericordia Divina". Così Benedetto XVI si è rivolto al successore Francesco prendendo la parola a sorpresa al termine dei sobri festaggiamenti per i suoi 65 anni di sacerdozio. "Che sia una mondo di vita", si è poi augurato Ratzinger ricordando il fondamento dell'impegno sacerdotale a favore "della transustanzia-zione del mondo perché sia un luogo dove l'amore ha vinto la morte"GUARDA IL VIDEO
Dopo i saluti e gli applausi dei presenti, ha parlato Papa Francesco, dedicando al suo predecessore parole piene di affetto e di rispetto.>> IL TESTO DEL DISCORSO DEL PAPA"La cosa decisiva nelle nostre giornate, di sole o di pioggia, quella solo con la quale viene anche tutto il resto, è che il Signore sia veramentepresente, che lo desideriamo, che interiormente siamo vicini alui, che lo amiamo, che davvero crediamo profondamente in lui ecredendo lo amiamo veramente", ha esordito Papa Francesco. "È questo amare che veramente ci riempie il cuore, questo credere è quello che ci fa camminare sicuri e tranquilli - ha sottolineato Bergoglio - sulle acque, anche in mezzo alla tempesta, proprio come accadde a Pietro; questo amare e questo credere è quello che ci permette di guardare al futuro non con paura o nostalgia, ma con letizia, anche negli anni ormai avanzati della nostra vita".
Dopo il breve discorso, Papa Francesco si è di alzato per andare a stringere le mani e abbracciare il Papa emerito.
A questo punto ha preso la parola il cardinale Muller e poi c'è stata la consegna del libro che raccoglie le omelie di Ratzinger. (IL LIBRO)
LA PREFAZIONE DI BERGOGLIO: BENEDETTO XVI FA TEOLOGIA IN GINOCCHIO
La prima volta nella Sala Clementina dal 2013Il Papa Emerito è tornato per la prima volta nella Sala Clementina dal 28 febbraio 2013, giorno in cui lasciò l'appartamento pontificio (che si trova alla terza loggia) per trasferirsi provvisoriamente a Castel Gandolfo mentre si avviava l'iter per l'elezione del successore. In questa stessa sala, Ratzinger si congedò dai cardinali con le parole "travoi c'è anche chi sarà eletto Papa, fin d'ora prometto obbedienza al mio successore". Parole alle quali Benedetto XVI - come ha sottolineato domenica Papa Francesco parlando con i giornalisti in aereo - si è attenuto con scrupolosa fedeltà". Oggi il Papa emerito vive nel silenzio e nella preghiera al monastero Mater Ecclesiae, insieme a monsignor Georg Ganswein, suo segretario particolare e prefetto della Casa Pontificia.