ROMA Si ricomincia, in pratica: senza tagli, ma ancora senza certezze scientifiche, ancora con la convinzione che sia la sola Xylella a far seccare gli ulivi salentini e ancora coi pesticidi. Il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina ieri ha incontrato a Bruxelles il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis, per un «confronto operativo». Sono stati decisi «quattro assi d’intervento» e poi – ha raccontato Martina in una nota – «abbiamo chiesto al commissario di costituire un gruppo scientifico di alto livello europeo e internazionale, a cui affidare ulteriori valutazioni per contrastare la diffusione del- la Xylella». Fermo restando – è stato spiegato dallo stesso Andriukaitis – che «per quanto riguarda la Corte europea di Giustizia (chiamata in causa la scorsa settimana dal Tar del Lazio, che ha duramente criticato le azioni chieste dall’Ue e messe in campo dall’Italia,
ndr), si spera in un chiarimento rapido»... Tornando invece ai quattro interventi, c’è innanzi tutto «l’istituzione dell’'Area indenne da Xylella' per tutto il territorio nazionale tranne le zone già interessate», ha fatto sapere il ministro. In seconda battuta «l’attivazione operativa a livello nazionale del passaporto delle piante. L’obbligo di predisporre tale documento, in uso dal 1992 su tutte le specie soggette a misure fitosanitarie, è stato esteso alle specie sensibili a Xylella in tutto il territorio europeo». In terzo luogo, «il rafforzamento di tutte le attività di contrasto alla diffusione del batterio nelle zone interessate», ma con «esclusione degli abbattimenti» degli alberi, che sono stati fermati «dalle recenti decisioni delle autorità giudiziarie». Così «verranno aumentati i monitoraggi, anche grazie all’impiego del Corpo forestale dello Stato», aumentando «gli ispettori fitosanitari in Puglia da 35 a 135». C’è, ancora, il «contrasto agli stadi giovanili dell’insetto vettore attraverso le lavorazioni meccaniche dei terreni in tutta la zona tampone, i trattamenti fitosanitari mirati contro gli stadi adulti sempre dell’insetto vettore, nel rispetto dei principi della difesa integrata, la potatura degli olivi e l’eliminazione di tutte le parti sintomatiche, l’eliminazione di tutte le piante ospiti spontanee presenti lungo le strade, fossi, canali, aree verdi, i controlli serrati sulla movimentazione delle piante specificate il monitoraggio a maglia nella zona tampone e nella zona di sorveglianza». Infine, il quarto e ultimo intervento riguarda «l’attuazione del piano di ricerca nazionale sulla Xylella, anche attraverso la realizzazione di campi sperimentali». Insomma, è stato «uno scambio di vedute costruttivo », ha aggiunto il commissario europeo alla Salute: «Abbiamo preso nota delle azioni che il governo intende intraprendere», ha aggiunto, sottolineando di apprezzare «la trasparenza» delle informazioni fornite dal governo italiano.
(La videointervista a Daniele Errico, agronomo e componente della 'Task force' istituita dalla regione Puglia contro il disseccamento rapido degli ulivi salentini, è visibile sul sito www.avvenire.it e sul nostro canale Youtube). © RIPRODUZIONE RISERVATA