Il sottopasso era lì a pochi metri, però loro hanno preferito attraversare
i binari. Una volta arrivati dall'altra parte avrebbero dovuto solo scavalcare
una cancellata per raggiungere la strada e ritornare a casa dai genitori.
Ma mercoledì sera, poco prima delle 22, la pioggia cadeva forte tra la
stazione di Greco Pirelli (Milano) e quella di Sesto Rondò (all'altezza
di via Venezia a Sesto San Giovanni) e tra lo scroscio dell'acqua e la
visuale limitata
i due writer non si sono accorti del treno che stava arrivando.
Il 19enne russo Svyatoslav Naryshev è stato centrato in pieno dal regionale
10886 ed è
morto all'istante sotto gli occhi del suo amico Gabriele G.,
di 21 anni, che si è salvato per un soffio, ma con una frattura scomposta
alla gamba destra.
Le urla del ragazzo hanno attirato alla finestra i
condomini di un palazzo che affaccia proprio sui binari, sono stati loro
ad avvertire il 112. Invece il macchinista, probabilmente per lo stesso
motivo per cui i due giovani non hanno visto il treno, non si è accorto
di nulla e ha continuato il viaggio verso Lecco. Era partito dalla stazione
Garibaldi di Milano alle 21.30. Per raggiungere il ragazzo morto e quello
ferito i soccorritori hanno dovuto scavalcare lo stesso cancello a cui
(secondo la ricostruzione della Polfer) puntavano i due
writer dopo aver
fatto un "pezzo", un murales illegale sui muri della stazione.
Gli agenti
del commissariato Sesto San Giovanni, guidati da Manfredi Fava, hanno avviato
le indagini subito dopo la chiamata di aiuto, scoprendo 11 bombolette spray
che potrebbero essere state usate dai ragazzi. Il primo passo sarà ascoltare
il racconto del 21enne di Monza scampato alla morte. È ricoverato all'ospedale
Niguarda con una prognosi di 25 giorni per la frattura della gamba e potrebbe
aiutare gli investigatori a chiarire i tanti punti ancora oscuri, a partire
dalla dinamica dell'incidente. Naryshev era un ragazzo agile, si allenava
costantemente e praticava diversi sport.
Biondo, occhi chiari, la passione
per lo skate, per la palestra, per la street art e per la Russia, terra
d'origine sua e della madre (il padre è italiano). Le foto del suo profilo
Facebook descrivono un ragazzo come tanti, amante dello sport (il windsurf,
il bodybuilding, lo sci) e inserito in una comunità di ragazzi di origini
ed estrazioni sociali diverse ma uniti dalla passione comune per la cultura
di strada. Sono tanti gli amici che postano un pensiero: «Sarai sempre
nel mio cuore».