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CINA. Monti: meglio le tasse del crac Sono rozze ma necessarie

sabato 31 marzo 2012
Dalla Cina il premier Mario Monti si assume la responsabilità di aumenti fiscali "rozzi, ma per gli italiani sarebbe stato molto più grave finire come la Grecia. Non servono nuove norme anti-evasione, mi attendo buoni risultati». Mentre gli investimenti cinesi in Italia avrebbero "un'importanza strategica". Ne è convinto il premier Mario Monti che dal palco della scuola centrale del partito comunista di Pechino, spiega che non si tratterebbe solo di un vantaggio economico. "Voglio dire una parola in più sulla grande importanza strategica che avrebbero in questo momento maggiori investimenti cinesi in Italia, sia finaniari che diretti", ha detto il presidente del Consiglio.Monti ha ricordato le quattro riforme strutturali varate dal suo governo: quella del sistema pensionistico ("che ora gli esperti giudicano il migliore d'Europa); quella per la riduzione del disavanzo; le liberalizzazioni; e, infine, la riforma del lavoro". Tutte e quattro "hanno in comune di accrescere la competitività dell'economia italiana e renderla più business friendly". In questo senso, ha aggiunto Monti, "l'aumento degli investimenti cinesi in Italia che noi auspichiamo e al quale stiamo lavorando con le massime autorità di governo cinese" quando si "manifesterà, e spero sia presto, avrà grande valore, non solo economico e finaziario per le aziende cinese, ma sarà anche una sorta di certificato di validità di queste riforme da un punto di vista della attrattività internazionale". Inoltre, ha concluso, "questo renderebbe la Cina una sorta di stakeholder e partner della trasformazione dell'economia italiana e sarebbe importante anche da un punto di vista psicologico e politico l'opinione pubblica italiana vedrebbe la Cina come piu vicina all'italia".