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IL CASO. Vilipendio al capo dello Stato: indagati Di Pietro e Belpietro

martedì 13 ottobre 2009
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo a carico del leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro e del direttore del quotidiano "Libero" Maurizio Belpietro con l'accusa di vilipendio del presidente della Repubblica. Lo riferiscono fonti giudiziarie.Di Pietro è indagato in merito alle dichiarazioni su Giorgio Napolitano, dopo la firma alla legge sullo scudo fiscale. "Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - disse Di Pietro - affermando che non poteva non firmare la legge criminale sullo scudo fiscale, ha compiuto un atto di viltà ed abdicazione". Belpietro è indagato per un articolo di fondo comparso su "Libero" il 20 settembre del 2009 che faceva riferimento alla visita del capo dello Stato a Tokio dal titolo "La dignità dello Stato non vale un fusillotto". Nell'articolo si sosteneva che fu fatto ritardare il rimpatrio delle salme dei sei parà uccisi a Kabul il 17 settembre scorso per consentire il prosieguo della visita di Napolitano in Giappone. La procura ha valutato in particolare le  frasi dell'articolo che facevano riferimento ad un pranzo consumato da Napolitano "che invece di prendere l'aereo a tornare a Roma è andato ad un pranzo a consumare i fusillotti a lenta lavorazione all'Armani tower".La procura ha chiesto l'autorizzazione a procedere nell'indagine su Di Pietro e Belpietro al ministro della Giustizia Angelino Alfano il cui parere sarà vincolante. Si tratta di una prerogativa che riguarda anche il Papa: nel settembre dello scorso anno il ministro Alfano non concesse l'autorizzazione a procedere alla procura capitolina che aveva indagato Sabina Guzzanti per le frasi pronunciate, durante la manifestazione di Piazza Navona a Roma, nei confronti del Benedetto XVI.