È fuori dubbio che i videogiochi siano ormai diventati un fenomeno di massa, un medium e addirittura un’arte visuale a sé stante. Muovono un giro d’affari paragonabile a quello del cinema, costituiscono uno dei principali motivi di sviluppo dei nuovi hardware e sono sempre più attori chiave nei processi di convergenza multimediale. A oggi, solo in America, il mercato video ludico è in grado di generare un giro d’affari quantificabile in oltre un miliardo di dollari al mese (fonte Npd Group). Nel 2007 sono state vendute ottanta milioni di console in tutto il mondo, per una cifra complessiva di 9,8 miliardi di euro, che supera addirittura il mercato dell’intrattenimento musicale. Secondo Aesvi (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) nel nostro Paese nel 2010 si sono venduti oltre 20 milioni di prodotti riconducibile al gaming, ovvero 33 videogiochi e circa 5 console al minuto, per un giro d’affari pari a 1,102 miliardi di euro, nonostante la pesante crisi che ha colpito quasi tutti i settori merceologici. Ecco giustificati entusiasmi e aspettative intorno all’«E3 2011», l’Electronic Entertainment Expo che si è svolto dal 6 al 9 giugno a Los Angeles. L’E3 è la fiera più grande del mondo dedicata ai videogiochi, dove sviluppatori, addetti ai lavori, produttori e distributori si ritrovano per spiegare al resto del mondo cosa e come si giocherà nel prossimo futuro. La fiera è anche una grande occasione per fare il punto su questo mondo che, ormai uscito dalla nicchia, coinvolge e affascina milioni di persone. È sempre più evidente come le console abbiano l’ambizione di diventare il «cuore multimediale» delle nostre case. Usate non solo per giocare ma anche per vedere film in alta definizione, ascoltare musica e navigare in rete. Non a caso uno degli eventi più attesi era la presentazione della nuova Nintendo Wii U, che tra le principali innovazioni ha proprio quella di essersi dotata di funzionalità che permetteranno all’utente di fruire di video e audio in alta definizione. Nintendo quindi raggiungerà i rivali di Microsoft e Sony. Wii U inoltre può interagire con tutti gli altri prodotti della casa giapponese (3DS, Wii, Wii Fit, Wii- Mote; anche gli accessori per la Wii sono retro compatibili). In definitiva, Wii U vuole creare un forte legame tra giochi, Tv e internet, consentendo anche funzioni sociali e di videochiamata per chi connetterà la console alla rete. Nella stessa direzione si è mossa Sony con la sua console portatile PlayStation Vita; che, oltre a offrire un’esperienza di gioco di alta qualità paragonabile alle piattaforme di videogame casalinghe ed essere super integrata con la sorella maggiore PlayStation 3, prevede funzioni che permetteranno ai giocatori di sfruttare opzioni social di condivisione, per mostrare i propri risultati e chattare con altri utenti, e nella versione più costosa, anche di connettersi in 3G. Molto del successo della console dipenderà dalla capacità del PlayStation Store di proporre anche giochi e applicazioni «user friendly» in pieno stile App Store. Infatti questa console portatile assomiglia molto a un super iPhone 4. Microsoft non sta certo a guardare presentando al E3 2011 Kinect un controller- scanner remoto di movimenti e voce. Anche Microsoft trasforma Xbox 360 in un hub multimediale capace di gestire contenuti e canali di intrattenimento diversi: nella nuova interfaccia Xbox Live in arrivo nei prossimi mesi si controlla quasi tutto con la voce, e si ricercano musica e video con comandi vocali su Bing (il motore di ricerca di Microsoft). Le funzionalità multimediali si arricchiscono della piena integrazione di YouTube e fa il suo debutto lo streaming di contenuti televisivi dei partner regionali selezionati dalla la casa di Redmond. Anche le novità software sono state tantissime. Case di produzione e sviluppatori si sono concentrati da un lato nella realizzazione dell’ormai irrinunciabile comparto multiplayer e dall’altro nel creare o rendere compatibili i propri giochi con questi nuovi controller (Kinect e PlayStation move e eye). Ormai è tempo di sostituire il vecchio luogo comune del solitario giocatore di videogiochi rinchiuso nella sua buia cameretta a 'smanettare' davanti al monitor. Per sostituirlo con un'orda di amici 'fracassoni' che mimano volée di rovescio o tattiche militari nello spazio aereo del salotto di casa propria. Alessandro Saccomandi Tutte le novità gaming viste all’Electronic Entertainment Expo di Los Angeles Le console puntano ormai a diventare il cuore multimediale delle case Usate non solo per giocare ma anche per vedere film Hd, ascoltare musica e navigare