"Ti trovi lì e vedi quella ragazza come fosse un rifiuto, come quando sulla spiaggia trovi gli scarti di chi c'è stato prima": il dolore di monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento, che sugli scogli di Capo di Leuca ha benedetto il corpo della giovane migrante butta in mare dagli scafisti.
"Ho provato un grande senso di compassione, di grande pietà. Un sentimento umano, che va al di là di tutte le altre collocazioni culturali e anche religiose", spiega. "Una cosa è vedere certe scene in televisione e vedere certte scene, che già così sono motivo di tristezza - continua -, tutt'altra cosa è trovarsele di fronte".
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