Diritti umani. Traffico d'organi: via libera alla nuova legge, pene fino a 12 anni
Giro di vite contro il traffico di organi umani, con una pena che prevede il carcere fino a 12 anni per i trafficanti. La commissione Giustizia della Camera, in sede legislativa, ha approvato ieri in via definitiva la legge sul commercio illecito di organi prelevati da persone viventi. Il testo, trasmesso dal Senato, è passato all’unanimità. «L’Italia – spiega il vicepresidente della Commissione Sanità Maurizio Romani, senatore Idv e primo firmatario della proposta – diventa un esempio nel percorso di giustizia e di rispetto dei diritti umani. La legge approvata oggi serve non solo per condannare chi va all’estero a procurarsi un organo in maniera illegale, ma anche gli intermediari che sfruttano la debolezza di coloro che aspettano un organo da anni per farne un commercio, sfruttando le zone più povere del nostro pianeta e le persone più indifese come i bambini».
«È una legge importante – ha commentato Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia – che colpisce reati odiosi a danno dei più deboli e di chi si trova in stato di bisogno. Il traffico di organi, il cui giro d’affari globale è stimato in quasi un miliardo e mezzo di dollari, è una forma di tratta degli esseri umani che rappresenta una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali». La legge prevede la reclusione da 3 a 12 anni per chi illecitamente commercia, vende, acquista o comunque procura organi prelevati da vivente e la reclusione fino a 7 anni per chi organizza o propaganda viaggi volti a tale scopo. In più, introduce un’aggravante nel caso di associazione a delinquere finalizzata a traffico organi. Una misura decisiva a fronte di un fenomeno che, a livello internazionale, resta allarmante. Con numeri da brivido soprattutto in Asia e Sud America e con un’impressionante diffusione in Rete.