Italia-Cina. Firmati accordi per 2,5 miliardi di euro
Italia e Cina «devono impostare una più efficace relazione». È l'auspicio espresso dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in occasione dei colloqui con il presidente cinese Xi Jinping a Villa Madama, sottolineando come i rapporti tra Roma e Pechino siano già «tradizionalmente molto buoni». «L'incontro sia proficuo - afferma ancora il premier - e ci permetta di guardare con rinnovato interesse» ai rapporti tra i due Paesi.
«Solo gli accordi firmati qui oggi in sostanza valgono 2,5 miliardi di euro. Accordi che hanno un potenziale di 20 miliardi di euro». Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio nel punto stampa a Villa Madama dopo la firma del Memorandum con la Cina. «Ha vinto il gioco di squadra e tengo a dire che non è finita qui: l'accordo siglato oggi vede l'Italia primo Paese del G7» a siglare un memorandum d'intesa con la Cina e i 29 accordi a latere, «ora bisogna monitorare» sulle intese siglate.
«La task force al ministero dello Sviluppo economico» lavorerà in questa direzione, assicura Di Maio, «aiuteremo le imprese italiane ad andare e penetrare su quel mercato. Lavoriamo affinché si formino altri accordi» a breve, ovvero «quando Conte sarà in Cina a fine aprile». «L'obiettivo è chiaro, riequilibrare la bilancia commerciale, cominciare a riequilibrare una sproporzione, c'è troppo made in China in Italia e poco made in Italy che va in Cina. Ci aspettiamo un significativo e graduale aumento delle esportazioni e nei prossimi anni speriamo di poter riequilibrare la bilancia commerciale», aggiunge il vice premier. «Voglio dedicare questa firma ai nostri imprenditori - conclude Di Maio -. Per me è stato un orgoglio sentire Xi parlare del made in Italy, della gastronomia, dell'artigianato, dell'innovazione tecnologica, ne parlava con l'obiettivo di attrarre il più possibili i prodotti italiani, che hanno un'ottima reputazione, nel mercato cinese. È un altro passo per aiutare l'economia a crescere e aiutare le nostre eccellenze».
«È stato un grande successo, ringrazio di cuore il governo italiano». Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping rivolgendosi al sottosegretario Stefani Buffagni prima di salire sull'aereo presidenziale che lo ha condotto poi a Palermo. «Grazie a voi, buon viaggio e buon proseguimento della visita in Italia», ha risposto Buffagni che rappresentava il governo italiano nello scalo di Fiumicino. Xi, prima di salire sul Boeing 747-89 L dell'Air China, ha salutato le forze dell'ordine presenti.
Polemiche a distanza Di Maio-Salvini
«Molto bene» la firma dell'accordo tra Italia e Cina, «più opportunità ci sono per le imprese, meglio è». Questo il commento del vice premier Matteo Salvini alla firma del Memorandum tra i due Paesi. «Noi vogliamo essere cauti quando c'è in ballo la sicurezza nazionale - aggiunge parlando al Forum Confcommercio - il trattamento dei dati sanitari e telefonici, la nostra privacy, la nostra vita, l'energia, che deve essere sotto il controllo di organismi italiani. Per il resto se si portano gli imprenditori italiani in Cina, piuttosto che in Russia o in Brasile, va benissimo». «Lui ha il diritto di parlare, io ho il dovere di fare i fatti». Così il vice premier Luigi Di Maio risponde ai giornalisti che gli chiedono cosa pensasse della dichiarazione di Matteo Salvini, secondo cui la Cina non è un'economia di libero mercato.
I tre accordi sulla salute
In occasione della visita in Italia del presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping il ministro della Salute Giulia Grillo firma con le autorità del governo di Pechino tre importanti accordi in materia sanitaria. Il primo di questi accordi è il nuovo Piano di Azione per il triennio 2019-21 in materia di cooperazione sanitaria tra i due Paesi, che prevede un significativo rafforzamento della collaborazione in molteplici settori che vanno dal confronto sui modelli di assistenza sanitaria, di management sanitario e gestione del rischio, alle politiche del farmaco, alla prevenzione delle malattie trasmissibili e non trasmissibili e alla medicina dello sport. Nell'ambito del tema della sicurezza alimentare già da tempo al centro della collaborazione tra le autorità competenti dei due Paesi è stato firmato l'atteso protocollo che consentirà l'accesso al mercato cinese di carne suina congelata dall'Italia. Nello stesso settore sono ora in un'avanzata fase di negoziato anche gli accordi che riguardano le esportazioni in Cina di carni e prodotti bovini e di pollame.
È stato poi firmato un protocollo per l'esportazione di seme bovino dall'Italia alla Cina che apre un importante canale commerciale per questo comparto zootecnico del nostro Paese. Va infine segnalata la firma da parte dell'Istituto Superiore di Sanità di un memorandum di collaborazione scientifica con lo Shangai Hospital Development Center con l'obiettivo dalla creazione di una alleanza di eccellenza scientifica mondiale nel settore della salute pubblica e della ricerca. «La firma di questi accordi - dichiara il ministro - conferma come il settore sanitario sia parte significativa del partenariato strategico italo-cinese. Sono anche molto fiduciosa che all'accordo sulle esportazioni di carni suine, a lungo atteso dai nostri produttori, faranno presto seguito ulteriori intese riguardanti altri settori, altrettanto auspicati dai produttori di carne del nostro Paese».
Accordo per eliminare le doppie imposizioni fiscali
Il ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria firma con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi il nuovo accordo tra Italia e Cina per eliminare le doppie imposizioni fiscali. Ecco cosa prevede il nuovo testo, che aggiorna quello in vigore dal 1990 e recepisce le raccomandazioni vincolanti del progetto Ocse/G20 Beps.
In materia di dividendi (Articolo 10) è prevista una riduzione dell'aliquota convenzionale di prelievo alla fonte rispetto all'Accordo del 1986, dal 10% al 5%, nel caso di partecipazioni dirette di almeno il 25% del capitale della società che paga i dividendi, detenute per un periodo di almeno 365 giorni. Di tale riduzione dell'aliquota potranno pertanto beneficiare le imprese italiane che percepiscono dividendi di fonte cinese. Inoltre, la riduzione dell'aliquota relativa alle partecipazioni qualificate potrà incoraggiare la capitalizzazione delle imprese cinesi in Italia, attraverso investimenti in equity. Per gli altri dividendi, si applica l'aliquota del 10%.
In materia di interessi (Articolo 11), la misura della ritenuta applicabile nello Stato della fonte non può eccedere un'aliquota pari al 10% dell'ammontare lordo degli interessi; è prevista un'aliquota ridotta dell'8% sugli interessi pagati a istituti finanziari, in relazione a prestiti con durata almeno triennale mirati a finanziare progetti d'investimento. Tuttavia, l'accordo prevede l'esenzione da ritenuta alla fonte sui pagamenti di interessi in uscita quando il soggetto pagatore è il governo o un ente locale, oppure quando gli interessi sono pagati al governo o a un ente locale, alla Banca Centrale, a un ente pubblico, oppure a un ente il cui capitale è interamente posseduto dal governo. Ciò consente, tra l'altro, di ripristinare l'esenzione sui pagamenti di interessi di fonte cinese percepiti da alcune istituzioni finanziarie pubbliche italiane le quali - in base all'accordo del 1986 - non avevano più diritto all'esenzione in quanto non più detenute al 100% da capitale pubblico (Cdp, Sace, Simest). Inoltre, l'accordo prevede l'esenzione da ritenuta in Italia sui pagamenti di interessi in relazione a titoli emessi da Cassa Depositi e Prestiti, quali i "Panda Bond" (oltre che eventualmente da Sace e Simest, Banca d'Italia) percepiti da soggetti residenti in Cina.
In materia di royalties (Articolo 12) è previsto che l'aliquota generale applicabile nello Stato della fonte non possa eccedere il 10% sui canoni corrisposti per l'uso, o la concessione in uso, di un diritto d'autore su opere letterarie, artistiche o scientifiche ivi compresi il software, le pellicole cinematografiche e le pellicole o registrazioni per trasmissioni televisive o radiofoniche, nonché per brevetti, marchi, disegni o modelli, formule o processi segreti, o per informazioni concernenti esperienze di carattere industriale, commerciale o scientifico. È invece prevista un'aliquota effettiva del 5% (l'aliquota nominale del 10% si applica sull'ammontare del 50% delle royalties) per i pagamenti relativi all'utilizzo o al diritto di utilizzo di attrezzature industriali, commerciali o scientifiche. Tale aliquota è inferiore a quella prevista per le stesse tipologie di pagamenti negli accordi stipulati dalla Cina con i principali Paesi europei, in cui la riduzione massima si attesta al 6%.
In materia di capital gains (articolo 13) è confermato il trattamento delle plusvalenze derivanti dall'alienazione di partecipazioni qualificate con un livello minimo del 25%. Il nuovo accordo prevede tuttavia la tassazione di tali plusvalenze se detenute con un livello di partecipazione al di sopra di tale soglia in qualsiasi momento nei 12 mesi precedenti l'alienazione. Inoltre, per le tipologie di plusvalenze non espressamente disciplinate, la tassazione concorrente prevista nell'attuale accordo è sostituita con la tassazione esclusiva nello Stato di residenza dell'alienante.
Protocollo per le esportazioni di agrumi
Tra i 19 accordi firmati oggi a Roma tra Italia e Cina c'è anche quello sui requisiti fitosanitari per l'esportazione di agrumi freschi dall'Italia alla Cina, siglato dal ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio e l'amministratore generale delle Dogane della Repubblica Popolare Cinese l'Ambasciatore Li Ruiyn. «Sono molto soddisfatto del lavoro diplomatico svolto in questi mesi. La firma di questo protocollo rappresenta un passo in avanti importante che apre nuovi scenari per la nostra agricoltura portando alcune produzioni di eccellenza sui mercati cinesi - commenta il ministro Centinaio -. Il protocollo rafforza la collaborazione strategica nel settore agricolo e si inserisce in un più ampio quadro di relazioni tra i nostri Paesi. In particolare, nel quadro dei nostri rapporti con la Cina, il settore agroalimentare ha un'importanza crescente e oggi diamo maggiore impulso allo sviluppo dell'export nazionale. L'obiettivo comune è continuare a garantire una collaborazione sempre maggiore, anche in relazione ai sistemi di controllo della qualità, tracciabilità e trasparenza. Da parte nostra continueremo a
investire al fianco delle nostre aziende in un mercato che offre interessanti possibilità in termini di crescita e di sviluppo».
Gemellaggi e lotta ai traffici illeciti di opere d'arte
Contrasto al traffico illecito di opere d'arte e scavi clandestini, migliore fruizione dei siti Unesco in Italia e in Cina e due gemellaggi: uno tra le città di Verona e Hangzhou; l'altro tra i paesaggi vitivinicoli del Piemonte e in terrazzamenti del riso dello Yunnan. Lo prevede il pacchetto di intese - due memorandum e due patti di gemellaggio - siglati tra il governo italiano e la Repubblica popolare cinese. In segno di leale e più proficua collaborazione tra i due Paesi - sottolinea una nota del Mibac -, l'Italia ha restituito 796 reperti archeologici trafugati in Cina in epoche diverse e giunti clandestinamente nel territorio italiano, che in occasione del Forum Italia-Cina sono stati esposti a Villa Madama, e che per le celebrazioni del 50esimo anniversario dall'avvio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, che ricade il prossimo anno, saranno esposte in mostra a Pechino, nell'autunno del 2020.
A sigillo dell'intesa il ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli e l'omologo cinese, Luo Shugang hanno siglato un documento simbolico, mentre per rafforzare i rapporti di cooperazione internazionale nella lotta al traffico illegale di opere d'arte, i due ministri hanno sottoscritto, nel corso del Forum culturale Italia-Cina, un Memorandum per la prevenzione di furti, scavi clandestini, transito illecito di beni culturali al fine di favorirne la reciproca restituzione. L'accordo, che prevede, fra le altre cose, l'istituzione di un gruppo di lavoro composto dal segretario generale del Mibac, dal personale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e dal direttore generale del dipartimento Affari esteri dell'amministrazione nazionale per il patrimonio culturale della Repubblica Popolare Cinese (Ncha), inaugura una nuova stagione nei rapporti tra Italia e Cina e favorisce la promozione di attività di formazione fra i due Paesi nell'ambito dell'amministrazione, della catalogazione e del monitoraggio dei mercati, della gestione, dell'importazione e dell'esportazione di beni culturali, da realizzare attraverso l'interscambio di visite e competenze, ma anche corsi di formazione tra le strutture inquirenti specializzate, sulla base dei regolamenti dei due Paesi e della normativa applicabile in materia di cooperazione internazionale di polizia.
Ecco i 29 documenti siglati a Villa Madama
Sono dieci le intese commerciali siglate oggi a Villa Madama durante la visita del presidente Xi Jinping con il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte. Dai porti all'energia fino alla promozione dello stile di vita italiano in Cina. Questa la lista degli accordi:
1) intesa di partenariato strategico tra Cdp e Bank of China siglata dall'ad di Cdp, Fabrizio Palermo e dal presidente di Bank of China, Chen Siqing.
2) Memorandum of understanding sul partenariato strategico tra Eni e Bank of China firmato dall'ad Eni, Claudio Descalzi, e dal presidente di Bank of China, Chen Siqing.
3) intesa di collaborazione tecnologica sul programma di turbine a gas tra Ansaldo Energia e China United Gas Turbine Technology firmata dall'ad Giuseppe Zampini e il presidente Qian Zhimin
4) contratto per la fornitura di una turbina a gas AE94.2K per il progetto Bengang tra Ansaldo Energia, Benxi Steel Group e Shanghai Electric Gas Turbine.
5) Memorandum of understanding tra Cdp, Snam e Silk Road Fund siglato dall'ad di Cdp, Fabrizio Palermo, dall'ad Snam, Marco Alverà, e dal General manager di Silk Road Fund, Wang Yanzhi.
6) Intesa di cooperazione strategica tra Agenzia Ice e Suning.com Group per la realizzazione di una piattaforma integrata di promozione dello stile di vita italiano in Cina.
7) Accordo di cooperazione tra Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale-porti di Trieste e
Monfalcone e China Communications Construction Group.
8) Accordo di cooperazione tra il Commissario straordinario per la ricostruzione di Genova, l'autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e China Communications Construction Group.
9) Memorandum of understanding tra Intesa Sanpaolo e il Governo Popolare della città di Qingdao firmato dall'ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, e il vice sindaco, Liu Jianjun.
10) Contratto tra Danieli&C. Officine Meccaniche e China Camc Engineering per l'installazione di un complesso siderurgico integrato in Azerbaijan firmato dal presidente di Danieli, Gianpietro Benedetti, e il presidente di China Camc, Luo Yan.
Oltre a queste dieci accordi commerciali, sono state firmate anche 19 intese istituzionali. Arance, reperti archeologici, esplorazione spaziale, gemellaggi tra città e regioni di Italia e Cina. Ecco l'elenco:
1) Memorandum d'Intesa tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Popolare Cinese sulla collaborazione nell'ambito della "Via della Seta Economica" e dell'"Iniziativa per una Via della Seta marittima del 21° secolo". Firmano il vice presidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, e il presidente della National Development and Reform Commission, He Lifeng.
2) Protocollo d'Intesa per la promozione della collaborazione tra Startup Innovative e tecnologiche tra il ministero dello Sviluppo Economico dell'Italia e il ministero della Scienza e Tecnologia della Cina. Firmano Di Maio e il ministro degli Esteri Wang Yi.
3) Memorandum d'Intesa tra il ministero dello Sviluppo Economico ed il ministero del Commercio della Cina sulla cooperazione nel settore del commercio elettronico. Firmano Di Maio, e il ministro del Commercio Zhong Shan.
4) Accordo per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali. Firmano il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, e il ministro degli Esteri Wang Yi.
5) Protocollo sui requisiti fitosanitari per l'esportazione di agrumi freschi dall'Italia alla Cina tra il ministero delle Politiche Agricole dell'Italia e l'Amministrazione Generale delle Dogane della Repubblica Popolare Cinese (firmano il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e l'ambasciatore cinese Li Ruiyu)
6) Memorandum d'Intesa tra il ministero per i Beni e le Attività Culturali dell'Italia e l'Amministrazione Nazionale per il Patrimonio Culturale della Repubblica Popolare Cinese sulla prevenzione dei furti, degli scavi clandestini, importazione, esportazione, traffico e transito illecito di beni culturali e sulla promozione della loro restituzione.
7) Restituzione di 796 reperti archeologici appartenenti al patrimonio culturale cinese.
8) Piano di Azione sulla collaborazione sanitaria tra il ministero della Salute della Repubblica Italiana e la Commissione Nazionale per la Salute della Repubblica Popolare Cinese.
9) Protocollo tra il Ministero della Salute e l'Amministrazione Generale delle Dogane della Repubblica Popolare Cinese in materia di ispezione, quarantena e requisiti sanitari per l'esportazione di carne suina congelata dall'Italia alla Cina.
10) Protocollo tra il Ministero della Salute della Repubblica Italiana e l'Amministrazione Generale delle Dogane della Repubblica Popolare Cinese sui requisiti sanitari per l'esportazione di seme bovino dall'Italia alla Cina.
11). Memorandum d'Intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana e il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese sulle consultazioni bilaterali.
12) Memorandum di Intesa fra il ministero per i Beni e le Attività Culturali delll'Italia e l'amministrazione Nazionale per il Patrimonio Culturale Cinese della Repubblica Popolare Cinese sul Progetto di Gemellaggio volto alla promozione, conservazione, conoscenza, valorizzazione e fruizione dei siti italiani e cinesi iscritti nelle Liste del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
13) Memorandum di Intesa tra il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca della Repubblica Italiana e il ministero della Scienza e Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese sul Rafforzamento della Cooperazione sulla Scienza, Tecnologia e Innovazione.
14) Patto di gemellaggio tra la Città di Verona e la Città di Hangzhou per la promozione della conoscenza, valorizzazione e fruizione dei rispettivi siti iscritti nelle liste del Patrimonio mondiale dell'Unesco (firmano il sindaco di Verona, Federico Sboarina, e il vice sindaco di Hangzhou, Miao Chengchao).
15) Gemellaggio tra l'Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e il Comitato di gestione per il Patrimonio dei "Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani" dello Yunnan, volto alla promozione della conoscenza, valorizzazione e fruizione dei siti iscritti nelle Liste del Patrimonio Mondiale Unesco italiani e cinesi.
16) Protocollo di Intesa tra l'agenzia Spaziale Italiana e la China National Space Administration sulla cooperazione relativa alla missione 'China Seismo-Electromagnetic Satellite 02'.
17) Memorandum di Intesa tra Rai-Radiotelevisione italiana S.p.a. e China Media Group (firmano l'ad Rai Fabrizio Salini e il direttore generale Shen Haixiong).
18) Accordo sul servizio Italiano Ansa-Xinhua (firmano l'amministratore delegato dell'Ansa Stefano De Alessandri e il presidente di Xinhua Cai Mingzhao).
19) Memorandum of Understanding tra TOChina Hub China Global Philanthropy Institute e la China Development Research Foundation.