Cinque vescovi campani. L'appello: il Mezzogiorno non diventi «mezzanotte»
Il centro "La Pace" a Benevento, sede del convegno
I vescovi delle aree interne, preoccupati per lo spopolamento delle aree interne, la migrazione dei giovani e la crescente forbice Nord-Sud, chiamano a raccolta gli amministratori locali per reagire e rilanciare un'azione programmatica. È un progetto ambizioso, il primo Forum degli Amministratori campani che partirà lunedì 24 giugno a Benevento e porterà nel centro "La Pace", tutti sindaci e gli amministratori locali della regione, insieme ad esperti del mondo accademico. A chiamarli a raccolta i pastori del territorio - l'arcivescovo metropolita di Benevento monsignor Felice Accrocca, il vescovo di Avellino monsignor Arturo Aiello, il vescovo di Cerreto Sannita-Sant'Agata de' Goti-Telese monsignor Domenico Battaglia, l'arcivescovo di Sant'Angelo de' Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia monsignor Pasquale Cascio, il vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia monsignor Sergio Melillo e l'abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia - convinti che occorra ripartire «da un dialogo sincero che apra a nuove progettualità, inaugurare una diversa concezione di sviluppo armonico» delle aree interne che eviti la migrazione dei giovani verso il Nord Italia o l'estero.
Una iniziativa a cui ha voluto portare il suo apprezzamento anche Papa Francesco, in una lettera inviata a monsignor Felice Accrocca. «La condizione precaria delle fasce più deboli della società - scrive - richiede da parte di tutti - istituzioni, comunità ecclesiali, realtà educative e assistenziali - un costante sforzo di chinarsi sulle difficoltà e le sofferenze di tanti nostri fratelli e sorelle, offrendo loro gesti concreti di condivisione e solidarietà». In più Bergoglio incoraggia i partecipanti del convegno «a dedicarsi al governo della cosa pubblica con spirito di servizio, sforzandosi di testimoniare con serenità e atteggiamento propositivo i valori della trasparenza e dell'onestà, tenendo conto anche della Dottrina Sociale della Chiesa, in armonia con le diverse sensibilità culturali».
I vescovi, infatti, in una lettera inviata agli amministratori dal titolo "Mezzanotte del Mezzogiorno?", lamentano la contrazione della spesa pubblica per le aree interne - pari al 50% - e chiedono la realizzazione di infrastrutture stradali e ferroviarie, tipo l'alta velocità Napoli-Bari, che potrebbe - scrivono - «offrire nuove possibilità anche per ripopolare le aree depresse».