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Sicurezza sul lavoro. A Varese morto un operaio schiacciato da una fresa

Redazione Internet mercoledì 5 maggio 2021

L'arrivo dei mezzi di soccorso

Un'altra morte sul lavoro, un altro incidente sul quale si dovrà indagare. È morto in ospedale Cristian Martinelli, operaio di 49 anni rimasto schiacciato da un'enorme fresa industriale all'interno di uno degli impianti della Bandera, che produce macchinari per l’estrusione della plastica a Busto Arsizio (Varese). L'uomo era stato portato d'urgenza all'ospedale di Legnano in gravissime condizioni dopo l'incidente sul lavoro avvenuto intorno alle 8.30. I medici non hanno potuto fare nulla.

Sono rimasti feriti anche due colleghi, riporta il quotidiano locale La Prealpina: gli altri operai hanno provato a soccorrere l'uomo.

Stando a una prima ricostruzione dell'incidente Martinelli si sarebbe ferito in modo molto grave mentre era impegnato al macchinario. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 insieme con vigili del Fuoco, carabinieri e Polizia Locale.

La Procura ha avviato un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti e disposto l'autopsia, oltre al sequestro della fresa. I magistrati sono in attesa della relazione coi dettagli dell'incidente stilata dai soccorritori e dalle forze dell'ordine.

"Si lamentava che fossero in pochi, sto aspettando che mi facciano entrare, per prendere le sue cose" ha detto la moglie Sara. La donna, sotto choc e disperata, si è presentata davanti all'ingresso della fabbrica in compagnia della suocera, per chiedere gli effetti personali del marito. Hanno due bambine, di sette e otto anni.

L'infortunio fatale arriva a pochi giorni da quello in un'azienda tessile di Prato che ha provocato la morte della 22enne Luana D'Orazio.


"Dolore e cordoglio per la morte di un giovane operaio a Busto Arsizio. Una notizia che arriva a due giorni di distanza dal tragico incidente a Prato costato la vita alla giovane Luana, una tragedia che ha sconvolto tutti. Non possiamo accettare che in Italia ci siano quasi due morti al giorno sui luoghi di lavoro" commenta il coordinatore della Lega Lombarda, Fabrizio Cecchetti. "A Busto Arsizio un altro terribile e mortale episodio della strage infinita sul lavoro. Finché si continueranno a tagliare le risorse per la prevenzione e per la formazione, finché non verrà applicato appieno il decreto 81, non bastano i minuti di silenzio, lo sgomento, le parole ufficiali di cordoglio. Si è riaperta la strage di Stato" afferma il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

"Il 29 aprile è morto sul lavoro un operaio del porto di Taranto. Ieri, un'operaia tessile a Prato. Il Testo unico su salute e sicurezza sul lavoro esiste da 13 anni e va fatto rispettare. #Decreto81" scrive su Twitter Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail.