Il Vicariato di Roma è del "tutto
estraneo" alle attività della cooperativa "Domus caritatis" e
dal Consorzio "Casa della solidarietà" che non sono
"riconducibili all'Ente ecclesiastico Arciconfraternita del
Santissimo Sacramento e di San Trifone, di cui è in corso la
procedura di estinzione". È la stessa diocesi ad intervenire
con una nota ufficiale sull'inchiesta della mafia a Roma con un
riferimento in particolare alle "notizie di stampa secondo cui
l'Ente ecclesiastico Arciconfraternita del Santissimo Sacramento
e di San Trifone, della diocesi di Roma, sarebbe implicato
nell'ambito dell'inchiesta riguardante il Comune di Roma".
In particolare la Diocesi spiega che già del "marzo 2010 il
Cardinale Vicario Agostino Vallini dispose una visita canonica
all'Arciconfraternita per procedere a una ricognizione della
vita associativa, delle iniziative e delle attività svolte dalla
medesima, anche al fine di accertare la loro corrispondenza con
le finalità statutarie. Nelle more del procedimento canonico,
chiese all'Arciconfraternita di astenersi dal concorrere a bandi
pubblici per l'ottenimento di finanziamenti diretti alla
realizzazione di nuovi progetti, oltre quelli già in essere".
"A conclusione della visita - prosegue la nota del Vicariato
- si accertò che la natura canonica dell'Arciconfraternita e le
finalità statutarie della stessa non giustificavano l'attività
svolta dall'ente ecclesiastico, vale a dire le molteplici e
diversificate attività sociali che configuravano di fatto l'Ente
più come una impresa sociale che come un ente ecclesiastico di
culto e di religione. Inoltre risultò che l'Ente ecclesiastico,
per l'espletamento delle convenzioni sottoscritte, aveva
utilizzato lo strumento del subappalto a favore di Cooperative
sociali con personale delle stesse, contravvenendo alle norme di
legge".
"A seguito di quanto sopra", il Vicariato "rinnovò il divieto
di nuove convenzioni e accreditamenti diretti con la Pubblica
Amministrazione e fece obbligo di portare a termine i progetti
ancora in essere, entro il termine improrogabile della naturale
scadenza (31 dicembre 2012), in vista dell'estinzione
dell'Arciconfraternita stessa. L'Arciconfraternita si impegnò a
cedere i progetti alle Cooperative sociali di riferimento, cosa
che avvenne con atto pubblico il 2 ottobre 2012".
Successivamente, il 19 novembre 2013 il Vicariato ha disposto
una "seconda visita canonica di verifica circa l'attuazione
delle determinazioni prese in capo all'Arciconfraternita, il cui
esito ha accertato l'adempimento".
"Pertanto - conclude la nota - non risponde al vero che le
attività svolte dalla Cooperativa "Domus caritatis" e dal
Consorzio "Casa della solidarietà" siano riconducibili all'Ente
ecclesiastico Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di
San Trifone, di cui è in corso la procedura di estinzione. Di
conseguenza il Vicariato di Roma è del tutto estraneo alle
attività delle suddette cooperative sociali".