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Covid. Vaccini, l'Ue non rinnova contratto con AstraZeneca. «Le dosi previste arrivano»

Redazione Internet lunedì 10 maggio 2021

L' hub vaccinale all'interno della Fabbrica del Vapore a Milano, 12 aprile 2021

"La consegna di tutte le dosi previste dal contratto in vigore con AstraZeneca è la priorità per noi. Il contratto resta in vigore fino alla consegna dell'ultima dose". Così un portavoce dell'Esecutivo comunitario dopo le dichiarazioni del commissario al Commercio interno europeo, Thierry Breton, che ieri aveva detto a France Inter che l'Ue non ha rinnovato il contratto con AstraZeneca, in scadenza a giugno.

"Il vaccino AstraZeneca è importante per il nostro portafoglio e viene somministrato a migliaia di europei. La società non ha rispettato gli impegni contrattuali e per questo la Commissione ha avviato un'azione giudiziaria. In passato abbiamo informato che non abbiamo esercitato l'opzione dei 100 milioni di dosi aggiuntive. Non ci possiamo pronunciare per il futuro". Sabato la Commissione aveva annunciato che l'Unione Europea acquisterà fino a 1,8 miliardi di dosi in più del vaccino da Pfizer/BioNTech.

In Italia 34 casi di trombosi rare dopo il vaccino di AstraZeneca

In Italia, finora, sono state inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza 29 segnalazioni di trombosi venose intracraniche e 5 casi di trombosi venose in sede atipica, segnalate dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid Vaxzevria* di AstraZeneca. La maggior parte di questi eventi (22 casi, 65%) ha interessato le donne con un'età media di circa 48 anni e solo in un terzo dei casi circa gli uomini (12 casi, 35%) con un'età media di circa 52 anni. Il tempo medio di insorgenza è stato di circa 8 giorni dopo la somministrazione della prima dose. È quanto emerge dal quarto Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19 pubblicato dall'Agenzia italiana del farmaco, relativo alle segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate tra il 27 dicembre 2020 e il 26 aprile. "La valutazione dei casi italiani di trombosi venosa intracranica e atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria - osserva l'Aifa - è in linea con le conclusioni della procedura dell'Agenzia europea dei medicinali".

In Lombardia partite le prenotazioni per gli over 50

Dalla mezzanotte di ieri sono aperte le prenotazioni al vaccino anti-Covid per 1,6 milioni di lombardi in più: ad essere chiamati all’appello, i cittadini tra i 50 e i 59 anni (qui il portale). Le vaccinazioni a questa fascia d’età, che si sommano a quelle in corso — su over 60, fragili under 60, estremamente vulnerabili, disabili gravi, caregiver, personale socio-sanitario e scolastico — inizieranno principalmente dal 24 maggio e potrebbero concludersi in meno di 20 giorni.

Sono 270.170 le prenotazioni per i vaccini in Lombardia effettuate dalla mezzanotte alle 9 di stamani per fascia d'età 50-59 anni (il 98,6% si è prenotato tramite portale). La Regione Lombardia fa sapere che 46 persone saranno vaccinate oggi, alcune hanno avuto appuntamento alle 8 di questa mattina. Le vaccinazioni cresceranno a partire dal 23 maggio con, al momento, un picco previsto il 31 maggio con 32mila vaccinazioni per quella fascia d'età. Il 70% circa dei prenotati ha ricevuto l'appuntamento entro il 2 giugno.