L'aula della Camera ha approvato in via definitiva il ddl sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso con 372 sì, 51 no e 99 astenuti. L'aula ha accolto con un lungo applauso il sì alla legge. Il testo, che resta identico alla versione licenziata dal Senato e che disciplina anche le convivenze di fatto, diventa dunque legge. La fiducia posta dal governo nel primo pomeriggio ha incassato 369 sì, 193 no e 2 astenuti.ECCO COSA PREVEDE LA LEGGE
Ora referendum"Il pressappochismo e il superficiale decisionismo che non guarda ai contenuti, caratteristica di questo governo, con le unioni civili è stato messo al servizio di un programma ideologico che vuole trasformare l'antropologia e arrivare a stravolgere il concetto di genitorialità. È questa la vera partita, sempre più chiara, che si cela dietro l'ipocrita evocazione di compromessi e altri piccoli escamotage. A noi è chiarissimo ciò che sta accadendo e ciò che i sostenitori di questa legge hanno fatto. Per questo la nostra battaglia andrà avanti e andrà fino in fondo. Insieme al popolo. A cominciare dal referendum che annunceremo domani". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il senatore Gaetano Quagliariello, presidente del movimento Idea.Renzi su Fb: un giorno di festa "Sono molto contento, perché oggi è un giorno di festa in cui l'Italia fa un passo avanti, un giorno atteso: ci sono le polemiche e le amarezze di tanti, ma c'è una gioia diffusa, per il riconoscimento di diritti alle coppie dello stesso sesso". Matteo Renzi lo aveva già scritto questa mattina con un post sul suo profilo Facebook: "È un giorno di festa per tanti, oggi. Per chi si sente finalmente riconosciuto. Per chi vede dopo anni che gli vengono restituiti diritti talmente civili da non aver bisogno di altri aggettivi". In queste ore decisive "tengo stretto nel mio cuore il pensiero e il ricordo di Alessia. E questo mi basta. Perchè le leggi sono fatte per le persone, non per le ideologie. Per chi ama, non per chi proclama. Scriviamo un'altra pagina importante dell'Italia che vogliamo". Il riferimento di Renzi è ad Alessia Ballini, consigliera regionale toscana scomparsa nel 2011 in seguito a una malattia e impegnata sul fronte dei diritti civili.
Gandolfini (Family Day): Renzi va fermatoIl Comitato Difendiamo i Nostri Figli, insieme al Centro Sudi Livatino, ha invece messo a punto un dossier, inviato al Capo dello Stato Sergio Mattarella e a tutti i deputati, per dimostrare che la legge è fuori dalla Costituzione. Secondo il documento il ddl aprirebbe poi alla stepchild adoption.Matteo Renzi "va fermato e a ottobre bisogna dire no al referendum costituzionale". A dirlo è Massimo Gandolfini, portavoce del Comitato Difendiamo i nostri figli, che ha organizzato il Family day. "Non ce l'ho personalmente con Renzi. Ma penso che vada fermato prima che trasformi l'Italia in un 'premierato'. E con l'abolizione del Senato questo rischio diventa molto concreto. Renzi non è il presidente del Consiglio di tutti gli italiani, ma rappresenta una piccola lobby. Il suo è il governo più antidemocratico della Repubblica. Allora dico alla gente: pensate cosa combinerà domani se al referendum dovesse passare la riforma costituzionale". Quanto alle unioni civili, secondo Gandolfini si tratta di "una legge anticostituzionale che ha avuto un iter profondamente offensivo dei regolamenti e della Costituzione". "Il Paese - conclude - è pronto per il riconoscimento di diritti civili legati alla persona e giocati all'interno di una relazione affettiva, su questo non c'è dubbio. Ma il ddl Cirinnà è un simil matrimonio, compreso il diritto di adozione sui bambini, che viola il diritto dei più piccoli di avere un padre e una madre".Cirinnà: le prime unioni a settembreMa la battaglia sembra appena inziata: la senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria della proposta di legge, ha presenziato a un presidio arcobaleno fuori da Montecitorio e ha spiegato che "da domani si riparte con ogni norma che possa dare ancora diritti alle famiglie arcobaleno e alle persone dello stesso sesso. C'è ancora da fare sulle adozioni e su tanti argomenti che ancora escludono parte dei cittadini italiani". LE REAZIONI DEL MONDO CATTOLICOLega Nord invita i sindaci alla disobbedienzaIl segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, dai microfoni di Radio Padania, ha invitato i sindaci della Lega alla "disobbedienza". "Le unioni civili - ha detto Salvini - sono l'anticamera delle adozioni gay, motivo per cui chiederò come Lega a tutti i sindaci e agli amministratori locali di disobbedire a quella che è una legge sbagliata". Contro Matteo Salvini si abbatte una denuncia del Codacons in Procura per istigazione a commettere reato, in relazione al suo invito ai sindaci leghisti a disobbedire e non celebrare le unioni civili. Lo afferma il Codacons in una nota.