Un grande patto tra le Regioni virtuose che hanno approvato leggi anti slot non solo per bloccare emendamenti come quello di giovedì, ma anche per sollecitare governo e parlamento a combattere questa piaga». Non cede di un passo Roberto Maroni, anzi rilancia. È stato lui, il presidente della Regione Lombardia, a scatenare, con un tweet la mattina presto, l’allarme sull’emendamento pro azzardo approvato in seduta notturna dal Senato mercoledì notte. Un “cinguettio” che si è trasformato via via in un vero e proprio boato che ha trasformato in un boomerang l’ennesima furbata a favore dei signori delle slot. Ma Maroni non si ferma anche perché, a suo avviso, il pericolo non è ancora rientrato.
Presidente possiamo tirare un sospiro di sollievo?Assolutamente no. Il rischio è ancora forte perché il decreto dovrà essere approvato dal Senato entro il 30 dicembre. E non vedo i tempi tecnici necessari a rimediare: occorrerà vigilare con molta attenzione perché alla Camera venga posto rimedio a quella sciagurata votazione come promesso.
Voi che farete?Noi controlleremo che quello che è stato assicurato venga fatto e che l’emendamento salva azzardo scompaia. Ma siamo pronti a mobilitarci e ad andare fino in fondo.
In che modo?Anche con un ricorso alla Corte costituzionale. Apriremmo un conflitto sia di legittimità del provvedimento sia di attribuzioni tra i poteri dello Stato. Non è possibile che vengano sottratte risorse alle Regioni per loro scelte a difesa dei cittadini. Su un piano più squisitamente etico, poi, voglio dire che è inaccettabile che uno stato invece di difendere i più deboli, si schieri con le lobby che sfruttano le fragilità delle persone.
Avvenire ha proposto un congelamento delle nuove concessioni e il ripensamento di quelle esistenti una volta che giungano a scadenza. Come valuta questa proposta?La sottoscrivo in pieno. Credo che vada nella giusta direzione per limitare questa piaga. Ho dato disposizione agli uffici regionali perché contattino al più presto i presidenti di quelle regioni che, come noi, hanno votato una legge contro le slot. Si tratta di Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Puglia. Voglio creare con loro, che sono tutti di centrosinistra o di sinistra, un network, una alleanza virtuosa per stoppare ogni tentativo di favorire l’azzardo.
Si aspettava un simile colpo di coda delle lobby di azzardopoli?L’emendamento non mi ha sorpreso o scandalizzato. Mi ha stupito che sia passato con voto di persone che dovrebbero opporsi a queste lobby. Ma a loro attenuante va detto che spesso in in Parlamento quando si votano molti emendamenti si guarda a quello che dice il capogruppo e poi pigia il bottone.