Attualità

Earthday. Salvare il pianeta con la bussola della «Laudato si'»

Gianni Santamaria mercoledì 4 novembre 2015
Una marcia in difesa del clima e dei più fragili a sostegno del messaggio che Papa Francesco ha lanciato al mondo con la lettera enciclica Laudato si’. Con questo spirito Earth Day Italia e Connect4Climate, hanno organizzato per domenica a Roma la Marcia per la Terra, all’interno della due giorni che il Vicariato dedica alla Giornata diocesana per la custodia del creato. Hanno già aderito all’iniziativa oltre 70 organizzazioni nazionali e internazionali, cattoliche e laiche (per tutte le informazioni www.marciaperlaterra.org). E su Twitter, con l’hashtag #marciaperlaterra, hanno dato la loro adesione anche personalità dello spettacolo come Rosario Fiorello, che ha twittato due semplici parole: «Imperativo morale». L’imperativo morale è «prendersi cura della casa comune». Immagine che acquista immediata concretezza, se si pensa che tra sole tre settimane a Parigi si terrà un summit cruciale per i destini del pianeta. L’appuntamento romano, infatti, cade, infatti poco prima della Conferenza delle Nazioni unite sul clima, in programma dal 30 novembre all’11 dicembre. È la ventunesima Conferenza delle Parti (Cop) che avrebbero dovuto stabilire regole del gioco valide per tutti e porre limiti obbligatori alle pericolose emissioni. «In oltre vent’anni di mediazioni internazionali la ricerca del profitto ha sempre avuto la meglio sul buon senso. E oggi rischiamo seriamente di non avere più tempo per rimediare ai nostri errori», afferma Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia. Per questo, prosegue l’imprenditore sociale, «abbiamo ritenuto urgente sottolineare e sostenere l’unica voce fino ad oggi capace di verità sul tema dei cambiamenti climatici», quella del Papa, che con l’enciclica «ha preso la scena mondiale in modo dirompente » in un anno che ha visto le conferenze Onu contro la povertà (i Millennium goals) e ora per l’ambiente. «Ma ci voleva proprio un uomo passato dalle Villas Miseria argentine ai Palazzi Apostolici vaticani per spiegare al mondo che economia, società e ambiente sono tre ingranaggi di uno stesso meccanismo? Che la nostra è una 'casa comune' da tenere con cura nella quale esaurire le risorse e maltrattare i fratelli sono dei terribili boomerang che ci torneranno dritti in faccia?», si domanda Sassi.  La marcia si snoderà, a partire dalle 9, dal Colosseo e, percorrendo via dei Fori Imperiali, raggiungerà piazza Santi Apostoli. Nella basilica omonima il cardinale vicario, Agostino Vallini, celebrerà la Messa. In piazza sarà allestito il 'Villaggio Laudato si’', con mercatini solidali, stand gastronomici con prodotti a km zero e laboratori didattici per i bambini. Le famiglie, infatti, sono chiamate ad essere le protagoniste dell’evento. I partecipanti si recheranno, poi, in piazza San Pietro per l’Angelus con Papa Francesco.  Alla vigilia, sabato 7, si terrà il convegno 'La comunità cristiana e la cura della casa comune', che sarà aperto dall’arcivescovo eletto di Bologna, monsignor Matteo Zuppi. Contestualmente nelle 337 parrocchie romane si pregherà per sorella Terra e per le persone più fragili, vittime dei cambiamenti climatici e delle logiche, spesso disumane che governano l’economia globale. E che hanno acuito il fenomeno delle migrazioni, oggi esploso e diventato tanto evidente da non poter più essere sottaciuto. «Violenti cambiamenti atmosferici hanno stravolto la vita di miliardi di persone. Intere popolazioni, private dei propri territori e dell’accesso al cibo, si sono trovare a combattere con la miseria e la disperazione. Perfino i paesi più ricchi si sono imbattuti nel crescente numero dei disastri ambientali», elenca Sassi, invitando tutto a sostenere la voce del Papa, la cui enciclica «rappresenta l’unico approccio completo e sensato ai problemi che dobbiamo immediatamente risolvere».