Attualità

Tragedia nazionale. Un'altra strage sul lavoro: 5 morti

Paolo Ferrario mercoledì 11 dicembre 2024

Una manifestazione per dire «basta» alle morti sul lavoro

Non si arresta la lunga scia di sangue che segna tragicamente il mondo del lavoro. Altri cinque lavoratori, quattro uomini e una donna, hanno trovato la morte nel giro di poche ore.

In provincia di Frosinone, il crollo del soffitto di un capannone ha travolto e ucciso un lavoratore e ferito un altro. I due operai della ditta romagnola Lamberet spa sono precipitati da un'altezza di sei metri. Lulzim Buci, 53 anni di nazionalità albanese, è morto mentre il collega che si trovava con lui, un cittadino marocchino di 31 anni, è stato portato in ospedale. È successo nella zona industriale che sta a due passi dall'Autostrada A1 ed a cavallo tra le province di Frosinone e Caserta. Un punto strategico. Su quell'impianto sono in corso lavori di ampliamento ed adeguamento che prevedono anche la rimozione dell'amianto da un vecchio stabile. È quello che stavano facendo i due specialisti: assunti in modo regolare, protocollo operativo approvato dalla Asl di Frosinone, appalti e sub appalti assegnati in base alle norme accerteranno più tardi i carabinieri.

Un'altra vittima a Massa Finalese (comune di Finale Emilia, in provincia di Modena) in un'azienda che si occupa di commercializzazione del sale. A perdere la vita è stato un 59enne titolare e socio dell'azienda insieme al fratello. L'uomo, stando alle testimonianze raccolte dai carabinieri accorsi sul posto e dai rilievi della medicina legale, è morto dopo essere stato colpito e poi schiacciato da un macchinario. Vani i tentativi di rianimazione, sul posto anche i vigili del fuoco. Il 59enne è morto sul colpo. Incidente sul lavoro anche a Fano. Un uomo di circa 50 anni, imbarcato su un peschereccio della flotta di Ancona, è morto a seguito di un incidente avvenuto durante le operazioni di pesca a quattro miglia al largo di Fano (Pesaro Urbino). Il marinaio è finito in mare dopo essere stato colpito da un cavo; quando è stato riportato a bordo non c'era più nulla da fare.

La quarta vittima della giornata è un manovatore di Mercitalia, investito e ucciso da un treno in transito alla stazione di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, lungo la linea Milano-Bologna. L'uomo stava camminando a piedi lungo i binari per arrivare in stazione dopo aver finito il turno di lavoro. Si sarebbe, probabilmente, avvicinato troppo ai binari e un treno regionale lo ha investito, non lasciandogli scampo.

Infine, dopo due mesi di coma, al Policlinico di Palermo è morta Mimma Faia, la donna di 38 anni rimasta folgorata mentre faceva le pulizie in una trattoria in corso dei Mille a Palermo. La donna, madre di 4 figli, fu travolta da una scarica elettrica mentre lavava il pavimento.