La storia. L’impresa di don Giuseppe: 20 ore di viaggio per salvare i bambini ucraini
L'impresa di don Giuseppe Tedesco è riuscita: andare a prendere al confine con la Polonia alcuni profughi ucraini con un pulmino, guidando per 20 ore senza sosta. Sono arrivati nella notte, alle 4,30 a Busto Arsizio, don Giuseppe, alcuni volontari e i profughi ucraini, otto bambini e una mamma con la neonata di 18 giorni tra le braccia.
La notizia dell'impresa straordinaria di cui il sacerdote aveva parlato durante una domenica a Messa si è diffusa rapidamente tra la gente e a sorpresa, ad aspettare il pulmino stanotte c'era il sindaco Antonelli con la fascia tricolore.
Una iniziativa che ha commosso tutta la città e non solo. All'arrivo i bambini con gli occhi stanchi e il sonno che prendeva il sopravvento hanno risposto sorridenti a chi gli chiedeva se erano contenti di essere arrivati in Italia. "Sì per non stare con le bombe", ha detto uno di loro. "Il signore ci ha aiutati - ha detto don Giuseppe in un video che circola sui social - altrimenti 20 ore sul pulmino non ci stai".
Adesso a letto e domani? "Lasagna" risponde uno di loro a Varesenoi.it. La cucina italiana la conoscono già bene, sono bambini di Chernobyl che erano già stati ospiti da famiglie della zona durante le vacanze estive e di Natale. Adesso alcuni "saranno
ospitati in parrocchia e altri li portiamo alle famiglie" dice don Giuseppe nel video, interrompendosi per una raccomandazione: "bambini copritevi, alla frontiera avete preso molto freddo".