Follie di Capodanno. Uccisa ad Afragola, fermato un nipote. Il caso delle armi a Napoli
L'esterno della casa dove è stato esploso il colpo di pistola mortale
C’è un fermo per il presunto autore dell’episodio più grave delle follie di Capodanno, l’uccisione di Concetta Russo, 55 anni, colpita da un proiettile vagante mentre stava festeggiando in casa l’arrivo del nuovo anno con una decina di familiari ad Afragola (Napoli).
Si tratta di un nipote della donna, Gaetano Santaiello, 45 anni, che è stato fermato dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Casoria dopo un’indagine durata tutta la giornata di ieri e coordinata dalla Procura di Napoli Nord. Poco dopo la mezzanotte il colpo sarebbe partito in modo accidentale, mentre l’uomo maneggiava l’arma, colpendo alla testa Concetta Russo. Inutile poi la corsa in ospedale Cardarelli di Napoli, dove la donna, operata, è morta poche ore dopo.
I carabinieri avevano subito trovato nell’appartamento un proiettile, ma non l’arma del delitto. Questa è stata rinvenuta nella tarda serata di ieri occultata tra le sterpaglie nei pressi del cimitero di Afragola: si tratta di una Beretta modello 84, risultata rubata, e detenuta senza licenza. L’uomo fermato è stato quindi accusato di omicidio colposo, porto abusivo di arma da fuoco in luogo pubblico e ricettazione, e trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
Santaiello è un imprenditore, originario di Afragola ma residente a Milano, che aveva affittato l'abitazione in cui festeggiare il Capodanno con i parenti. e dove è avvenuta la tragedia. Ai carabinieri ha detto di aver estratto il caricatore con i proiettili, prima di mostrarla ai parenti, e che il colpo è partito mentre la maneggiava. Probabilmente si trattava del proiettile in canna, di cui non si sarebbe accorto. Non ha invece ancora rivelato dove ha acquistato l'arma, di cui si è poi liberato gettandola dall'auto mentre si recava all'ospedale dalla zia. Lo zio (fratello del padre dell'indagato e marito della vittima) ha sbloccato le indagini, rivelando ai carabinieri quanto era accaduto in casa, mentre la famiglia inizialmente mostrava reticenza.
Durante le indagini è stato anche arrestato un amico 48enne dell’indagato, a cui i carabinieri hanno sequestrato un chilo e mezzo di ordigni esplosivi artigianali, nascosti in casa e detenuti illegalmente: è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio per direttissima.
Oltre a Concetta Russo, nata a Napoli ma residente da anni a Pantigliate (Milano), un’altra donna, di 50 anni, è stata colpita all'addome a Napoli da un proiettile vagante mentre stava assistendo ai fuochi d’artificio dal balcone di casa nel quartiere Forcella. È ricoverata in gravi condizioni. Infine un algerino di 50 anni è stato colpito a una spalla da un proiettile che ha raggiunto un polmone: è in prognosi riservata.
Tutti episodi che riportano d’attualità la facilità con cui a Napoli le armi possono essere a disposizione, anche dei minori. Lo segnalano da tempo i dati diffusi dalle forze dell’ordine: in provincia di Napoli nel 2022 dai soli carabinieri sono state sequestrate 670 armi, quasi due al giorno. Armi non solo sottratte alla camorra, ma anche pistole, coltelli, mazze e tirapugni sequestrati a minori. E lo dimostrano, poi, i casi in cui vengono usate, anche per futili motivi, causando drammi, come quello del 24enne musicista Giovanbattista Cutolo, ucciso da un 16enne dopo una lite per futili motivi.