"Uber? Per me è un servizio straordinario. L’ho provato a New York, ne parleremo la prossima settimana". Il presidente del Consiglio, intervistato da Radio Anch’io, apre – a sorpresa – alla piattaforma on line americana, in grado attraverso il web di permettere al “noleggio con conducente” di svolgere un servizio di lusso e molto simile a quello dei taxi. Il tutto dopo che mercoledì in Prefettura a Milano, il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, il governatore della Lombardia Roberto Maroni e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ai tassisti che da cinque giorni scioperavano bloccando il capoluogo lombardo e l’accesso agli aeroporti di Linate e Malpensa, hanno promesso una stretta su Uber. Stretta che si declinava in due modi: la bocciatura della nuova app UberPop (che permettere anche ai privati di fare una sorta di servizio taxi) e un intervento per decreto che regolamenti la vecchia legge sul noleggio con conducente, nell’aspetto dei controlli, verificando – anche se è molto difficile – che le auto partano effettivamente da autorimesse autorizzate e non carichino persone in strada.
Ma la sortita del premier cambia tutto, tanto che già da settimana prossima si potrebbero verificare delle sorprese. «Non è competenza governativa - ha replicato subito il sindaco Pisapia -, forse Renzi vuole fare più ampi interventi modificando le regole attuali». Ma Forza Italia, attacca il presidente del Consiglio e il ministro Lupi, quest’ultimo reo di essere stato poco chiaro.
I tassisti milanesi hanno ragione nel pretende una regolamentazione del fenomeno Uber: la concorrenza sleale di chi, ogni giorno, si lanmcia nella caccia ai clienti senza rispettare le norme va necessariamente fermata", dice Luca Squeri segretario della Commissione Trasporti della Camera e coordinatore provinciale di Forza Italia a Milano. "È necessario – dice ancora -, però, che questa legittima richiesta non finisca con il penalizzare coloro che svolgono, regolarmente, l’attività di noleggio con conducente, offrendo un servizio diverso ma gradito dai cittadini. Un conto è contrastare chi, come Uber, agisce bypassando le regole vigenti, anche in materia fiscale; altra cosa sarebbe colpire in maniera devastante chi lavora secondo le regole, dando un buon servizio agli utenti. Ritengo, perciò, opportuno che il ministro Lupi venga a riferire in Commissione Trasporti".
E a Milano dopo cinque giorni di sciopero bianco, dove si sono registrati non pochi episodi di violenza, come la durissima contestazione che ha dovuto subire sabato l’assessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran, la precaria pace trovata da Lupi con i tassisti sembra già rotta. " Siamo stupefatti per la tempistica e per il contenuto dell'affermazione, potenzialmente in grado di generare nuove polemiche e proteste incontrollate" spiega l’Unione Artigiani. Ma il premier raccoglie anche applausi. "Per Renzi Uber è straordinario? Bravo Matteo! Mettersi contro i tassisti a 4 giorni dalle elezioni è avere palle e chiedere voti per cambiare" ha scritto in un tweet Linda Lanzillotta, vice presidente del Senato ed esponente di Scelta Civica.