Il progetto. Tumore del polmone, una piattaforma rivoluziona l'assistenza
Paura, smarrimento, impotenza. In alcuni casi persino rassegnazione: ricevere una diagnosi di tumore del polmone è un colpo al cuore, di quelli che destabilizza. Questa neoplasia fa molta paura, nonostante gli evidenti – e qualche volta poco noti - progressi della ricerca che ne stanno rivoluzionando la prognosi. Reagire subito è fondamentale per bloccare, se non vincere, la neoplasia. Ma come? Dove trovare lo specialista adatto? Come si fa per essere presi in cura? E con quali tempi, considerando le liste di attesa del nostro Paese? È a questa esigenza che la fondazione Fonicap (Forza operativa nazionale interdisciplinare contro il cancro polmonare), fondata nel 1981, vuole rispondere nel modo più semplice e accessibile, oltre che gratuito: accedendo alla piattaforma www.fonicap.it, il paziente viene preso in carico da uno degli oltre 50 Giot (Gruppi interdisciplinari oncologia toracica) presenti negli ospedali di tutto il territorio nazionale.
Collegandosi al sito, e allegando anche esami ematochimici e strumentali, pazienti e familiari possono contare su una rapida consulenza online. In questo modo si velocizza l’accesso alle cure, si garantisce un’alta specializzazione delle stesse (i Giot lavorando in modo multidisciplinare con team formati da pneumologi, oncologi, chirurghi, radiologi, radioterapisti, medici nucleari e patologi) e si riducono drasticamente i “viaggi della speranza” – dal Centro-Sud verso il Nord -, considerato che il paziente verrà indirizzato al Giot più vicino al suo domicilio.
Proprio per “istituzionalizzare” questo nuovo percorso, hanno unito le forze Fonicap e Lilt, la Lega italiana per la lotta ai tumori, unico ente pubblico su base associativa vigilato dal ministero della Salute, articolato in 106 associazioni provinciali, e che da oltre 100 anni opera senza fini di lucro per diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita. L’obiettivo dell’alleanza è potenziare i servizi per i pazienti oncopneumologici; compatibilmente con i loro impegni, gli specialisti della rete Fonicap saranno d’ora in avanti presenti anche negli ambulatori Lilt per intercettare più facilmente pazienti che spesso non sanno a chi rivolgersi. Fonicap e Lilt, fa sapere il presidente di Fonicap, Antonio Santo, «hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione per ottenere il riconoscimento e la formalizzazione a livello legislativo di vere e proprie “Lung unit” (unità polmonari) che si trovano nelle aziende ospedaliere pubbliche e convenzionate, seguendo un iter organizzativo analogo a quello che ha portato all’istituzione delle “Breast unit”». Considerando «i risultati eclatanti in termini di diagnosi precoci, guarigioni e lungo-sopravvivenze che la nascita delle Breast unit ha dato nel campo del tumore mammario, la istituzionalizzazione delle Lung unit (caratterizzate da specifici requisiti), con l’utilizzo della piattaforma Fonicap, potrebbe comportare notevoli progressi anche nel campo delle neoplasie polmonari. Sono ipotizzabili vantaggi sia in termini di abbattimento delle liste d’attesa per la presa in carico iniziale - prima visita al massimo entro 10 giorni lavorativi - sia per l’ottimizzazione delle cure di ultima generazione, con target therapy e immunoterapia in ogni parte d’Italia».
Per il presidente Lilt, Francesco Schittulli, «c’è la necessità di un’alleanza sempre più stretta tra istituzioni e società scientifiche, scuola compresa, che incida sotto l’aspetto sanitario e sociale attraverso un diretto coinvolgimento delle famiglie, della stessa scuola e del mondo del lavoro. Anche l’Europa – ha quindi confermato - raccomanda lo screening oncologico a livello polmonare. Il che è indice di particolare attenzione verso una patologia in costante aumento nonostante le vigenti norme legislative che scoraggiano il consumo del tabacco».
Secondo le stime Airtum (Associazione italiana registri tumori), nel 2023 sono state circa 44.000 le nuove diagnosi di tumore al polmone, 30.000 tra gli uomini e 14.000 tra le donne. È la seconda neoplasia più frequente negli uomini (15%) e la terza nelle donne (16%), che ha registrato, solo nel 2022, 35.700 decessi. Ad oggi sono circa 118.000 le persone che in Italia vivono con una diagnosi di tumore ai polmoni, poco più di 77.000 uomini e 40.000 donne. «L’incoraggiante messaggio da rivolgere ai pazienti – evidenzia la professoressa Rossana Berardi, presidente del network Giot - è che al giorno d’oggi, grazie all’avvento delle terapie a bersaglio molecolare e dell’immunoterapia, è nettamente migliorata la sopravvivenza, con buona qualità di vita anche in alcuni sottogruppi di pazienti con tumore polmonare avanzato o metastatico, che avrebbero avuto una prognosi inesorabilmente infausta fino a qualche anno fa. Tuttavia, è opportuno ricordare che è necessario agire prima che si sviluppi la malattia, per prevenire i tumori del polmone attraverso la prevenzione primaria (no fumo!) e quella secondaria, ovvero con la diagnosi precoce che oggi è fornita dal programma Risp (Rete italiana screening polmonare) con prospettive sempre più significative di guarigione, garantite anche da interventi di prevenzione terziaria».