Al via la campagna nazionale
contro le truffe agli anziani, visto che dalle rilevazioni del
ministero dell'Interno-dipartimento della Pubblica sicurezza, emerge
che i reati a danno degli anziani, nell'arco temporale 2012-2014, sono
in aumento. Infatti, se nel 2012 le vittime di reato
ultrasessantacinquenni sono state 302.660, nel 2013 sono state 328.673
(+8,6% rispetto all'anno precedente) e nel 2014 sono state 340.326
(+3,5%). Di contro, i reati commessi in Italia registrano un andamento
altalenante (+2,6% nel 2013 rispetto al 2012, -3,9% nel 2014 rispetto
all'anno precedente).Uomini, donne, giovani o anziani, i
truffatori degli anziani, con qualche piccolo accorgimento, possono
essere riconosciuti e segnalati alle forze dell'ordine. Il vademecum
presentato da Confartigianato in collaborazione con ministero
dell'Interno e forze dell'ordine propone alcuni piccoli suggerimenti
alla categoria over 65 per non cadere vittime di raggiri.
I truffatori - si legge nel documento - possono essere uomini o donne,
anche anziani, soprattutto chi si occupa di informare o controllare le
spalle ai truffatori. Se operano in borghese, generalmente vestono in
maniera elegante. Se indossano delle finte divise, presentano
incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. In entrambi i
casi, possono esibire finti tesserini di riconoscimento e portare
guanti.
Di norma, i truffatori usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere
fini parlatori, si mostrano colti ed esperti nei campi di loro
interesse e, spesso, cercano di disorientare la vittima con un fiume
di parole. Potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono,
con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti, mogli o altri
parenti. Possono operare da soli, ma più spesso con uno o più complici
per dividersi i compiti. Chi interviene per offrire "aiuto" alla
vittima può essere un loro complice. All'uscita della banca o dell'ufficio postale, è
opportuno non distrarsi, non fermarsi con sconosciuti, camminare sul
lato più sicuro del marciapiede, quello più lontano dalla strada, così
da evitare di prestare la borsa a possibili scippi con automobili o
motorini. Se la truffa dovesse arrivare fino alla porta di casa, senza
che il cittadino se ne sia accorto, i malviventi potrebbero fingersi
dipendenti della banca in cui abbiamo fatto il prelievo, inventando
possibili modi per controllare le banconote, oppure convincere la
vittima a recarsi in banca o alla posta per prelevare altro denaro.
Infine, per evitare truffe su Internet, è opportuno scegliere una
password complessa, che contenga numeri, lettere e, possibilmente,
anche il maiuscolo e il minuscolo; non mettere a disposizione i propri
dati di accesso a social network o caselle postali; non aprire mai le
email e gli allegati che arrivano da sconosciuti; non farsi ingannare
da finti annunci di vincite in denaro o di offerte di lavoro. Un
computer che non ha un programma antivirus aggiornato è più
vulnerabile. Se il nostro computer ha una videocamera integrata, è
opportuno controllare che si accenda al nostro comando e che non sia
sempre attiva.