Una causa di divorzio finì nel
sangue, con tre morti e due feriti, il 17 ottobre 2007 nel
Tribunale di Reggio Emilia. Una sparatoria in un'aula di
giustizia che sconvolse la quotidianità del tribunale reggiano
(come avvenuto a Milano) e la sicurezza dei palazzi di giustizia
italiani, luoghi fra i più sicuri e controllati.
Clarim Fejzo, albanese di 40 anni, quella mattina si trovava
in tribunale per un'udienza di divorzio. Sui banchi del
tribunale, davanti agli occhi delle due figlie, sparò con una
pistola calibro 7.65 all'avvocato della moglie, ferendolo di
striscio, poi alla moglie Vjosa: rimasta gravemente ferita, morì
in ospedale 24 ore dopo.
Fuori dall'aula il cognato, fratello della moglie, provò a
disarmarlo, ma venne colpito a morte da un proiettile. Due
giovani poliziotti che si trovavano in un'aula vicina
intervennero: il primo si prese una pallottola in una gamba, il
secondo freddò l'uomo, che, dopo aver scaricato un caricatore ne
stava preparando un altro, con cui avrebbe voluto fare altri
morti.