Il voto in Trentino Alto Adige. Svp più debole, il fantasma dell'ingovernabilità
Il governatore Maurizio Fugatti alle urne
Primo dato: la Suedtiroler Volkspartei (Svp) resta il primo partito, ma mai era andato così male: la formazione del governatore Arno Kompatscher è al 34,4% ma perde oltre il 7% rispetto a cinque anni fa. Secondo dato: Fratelli d'Italia sfrutta lo scenario nazionale e diventa il primo partito in lingua italiana a livello provinciale e il più votato a Bolzano città. Terzo dato: crolla la Lega, quasi spariscono Forza Italia e M5S, avanza la destra secessionista. Terzo dato: la frammentazione e il rischio ingovernabilità. A legare i tre dati e a spiegare il senso delle elezioni provinciali in Alto Adige (Bolzano i dati sono chiari a Trento lo spoglio è appena iniziato) è il segretario della Svp Philipp Achammer. «Abbiamo perso due consiglieri, mentre avevamo calcolato di perderne uno. In consiglio provinciale avremo dodici partiti, un numero impressionante. Siamo il partito più forte con 13 consiglieri ma garantire la stabilità sarà molto difficile. Formare una giunta sarà molto difficile. I cittadini evidentemente non hanno avvertito il pericolo di perdita di stabilità politica, ma l'esito elettorale va sempre accettato». Lo spoglio a Trento è in corso e i numeri non sono ancora definitivi ma il passo falso della Svp è chiaro. Quello di oggi è il peggior risultato di sempre, solo il 34,5 per cento. La Svp dal 1948 non era mai scesa sotto il 40 (41,89 alle elezioni di cinque anni fa). Una riflessione la merita poi il dato di Bolzano. Poi un altro dato: sono solo cinque consiglieri di lingua italiana nel nuovo consiglio provinciale altoatesino formato da 35 membri. Nell'ultima legislatura i politici italiani erano otto, solo quattro erano stati eletti con la Lega che ieri ha subito una pesante sconfitta eleggendo solo un esponente, l'ex sindaco di Laives Christian Bianchi, che era stato inserito proveniente da una lista civica. I dati dell'affluenza alle urne unitamente ai risultati hanno fatto emergere che tanti italiani non hanno votato. Dicevamo delle difficoltà per la formazione della nuova giunta altoatesina. Non sarà facile per la Suedtiroler Volkspartei comporre il puzzle: le opzioni sono tante ma tutte complicate. La Svp (13 consiglieri) potrebbe decidere di scegliere come partner il partito della premier Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia (2 eletti) ma dovrà comunque cercare altri quattro membri. In attesa delle verifiche successive, già definiti i 35 consiglieri provinciali. Il direttivo della Volkspartei si riunirà domani all'alba per discutere il da farsi. Dovrà certamente fare i conti con una Lega indebolita, con Fdi che busserà alla porta. E con il rebus del partner tedesco, che per la prima volta sembra indispensabile. Non va sottovalutata la sorpresa (annunciata per certi versi dal successo sui social) dell'ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan, che - partendo dal nulla - ha raccolto il 5,3% dei consensi con slogan anti-migranti e no vax. Ultimo dato l'affluenza in calo in entrambe le province. In Alto Adige si è attestata al momento della chiusura dei seggi al 71,5%. Nel 2018 il 73,9% degli altoatesini si recò alle urne. In Trentino l'affluenza rispetto al 2018 scende dal 64,05 al 58,39.