Coronavirus. Fine del distanziamento sui treni Av. E in Lombardia sui mezzi pubblici
La Fase 3 dei treni: stop al distanziamento
Fine del distanziamento sui treni. Da ieri sulle lunghe percorrenze non c’è più limitazione dei posti, si viaggia anche vicini, sebbene con la mascherina, cioè al cento per cento della capienza. Ma la novità non piace affatto agli addetti ai lavori: desta «molta preoccupazione», fa trapelare il Comitato tecnico scientifico del governo, sottolineando come la decisione sia stata presa «senza aver ricevuto il parere del Comitato» stesso. Scelta che arriva proprio nel giorno in cui il presidente della Repubblica avvisa che «non bisogna confondere la libertà con il diritto di far ammalare gli altri» e che – aggiunge Sergio Mattarella – «imparare a convivere con il virus non vuol dire comportarsi come se non ci fosse più».
L’altro ieri mattina sarebbe stata inviata dal Ministero dei Trasporti una richiesta di valutazione del nuovo piano dei treni ad alta velocità, ma nella riunione pomeridiana non se ne è parlato. La questione è all’ordine del giorno invece dell’incontro in programma solamente giovedì prossimo. Sarà quella l’occasione – si lascia ancora trapelare dal Comitato – per manifestare una «decisa contrarietà» alla scelta fatta.
Rincara anche Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, Roberto Speranza, e docente di Igiene all’Università Cattolica: «È del tutto sbagliato eliminare il distanziamento sui treni. Ne ho già parlato col ministro, proprio il distanziamento contribuisce alla sicurezza di questo mezzo di trasporto, che diventerebbe altrimenti insicuro».
Nel frattempo da ieri le Frecciargento e i Frecciarossa di Trenitalia, i treni Italo e le lunghe percorrenze (come gli Intercity, possono viaggiare al cento della loro capienza, perché si sarebbero realizzate le condizioni poste dal Dpcm del 14 luglio. Nel quale veniva disposta la possibilità di far andare i treni a piena capacità, purché in presenza di alcune condizioni: per esempio la misurazione della temperatura dei viaggiatori prima di salire, l’autodichiarazione dei passeggeri con la quale certifichino di non aver avuto contatti con persone contagiate dal Covid, né sintomi influenzali, l’obbligo della mascherina con la sostituzione dopo 4 ore. Una situazione che tuttavia potrebbe tuttavia durare assai poco e cambiare per eventuali nuove indicazioni che verranno pubblicate con l’ultimo Dpcm.
In Lombardia però sui mezzi di trasporto nessun distanziamento: la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Attilio Fontana (in vigore da oggi), per quanto riguarda l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico prevede che su autobus, filobus, tram, metropolitane, treni, servizi di navigazione e trasporto funiviario e anche sui mezzi utilizzati per il trasporto scolastico, si possano occupare tutti i posti a sedere. In piedi possono invece essere occupati, a seconda dei casi, il venticinque o il cinquanta per cento della capienza totale per la quale il mezzo è omologato.