Attualità

INTERVISTA. Rutelli: «Tra due estremismi il nostro spazio aumenta»

Giovanni Grasso martedì 17 maggio 2011
Togliere il disturbo? «Forse qualcuno dentro il Pdl non ha capito, o fa finta di non capire, che queste amministrative hanno aperto una grande prospettiva per il Terzo Polo». Francesco Rutelli, leader di Ap, non è affatto scontento dei risultati elettorali, nonostante le bordate che vengono dal centrodestra. «A livello numerico – spiega in questa intervista – i risultati generali vanno al di sopra della somma dei singoli partiti. Nelle grandi città siamo tra il 5 e il 10. E siamo andati bene soprattutto nei medi e nei piccoli centri, dove minore sono gli effetti dell’esposizione mediatica dei candidati del vecchio bipolarismo. Che è più che mai in crisi».Senatore Rutelli, però i due schieramenti – centrodestra e centrosinistra – fanno comunque il pieno di voti... Attenzione: ricordo che alle scorse elezioni amministrative la somma dei due schieramenti maggiori era a Milano del 99 per cento, a Torino del 96, a Napoli del 95. Ora la situazione è molto cambiata: c’è stato un travaso di voti verso altre forze, tra cui il Terzo polo. E tutto questo considerando il fatto che tutte le tv nazionali hanno escluso dai confronti i candidati del Terzo polo, in un’ottica forzatamente bipolarista.Tutti ora guardano a voi in attesa del secondo turno. Che farete?La nostra posizione è chiara. Nelle prossime ore lanceremo una iniziativa politica. Sceglieremo città per città, coinvolgendo i nostri eletti e i nostri candidati, senza preclusioni ma con grande attenzione ai programmi. Qualche esponente di Fli, come Urso e Ronchi, dice che è naturale che il Terzo polo si schieri con il centrodestra al ballottaggio...Credo siano rispettabili posizioni, ma sono precostituite. Noi decideremo caso per caso, senza preclusioni di sorta. Siamo per il superamento di questo bipolarismo, e quindi anche del berlusconismo. Non facciamo da stampella a nessuno, né a destra né a sinistra. Come giudica il voto in generale?Erano elezioni amministrative. L’unico che ha avuto interesse a politicizzarle, facendone un referendum sulla sua persona è stato Berlusconi: e questo referendum Berlusconi l’ha perso. Nonostante tutto inaccettabile repertorio da film dell’orrore: dai manifesti che paragonavano i giudici alle Brigate Rosse, alla figuraccia della Moratti su Pisapia. La Lega è andata male, a Milano e a Bologna. Non credo che tutto questo rimarrà senza conseguenza nel centrodestra e nel governo. Mentre nel centrosinistra vincono candidati estremisti, come Pisapia o De Magistris. L’asse, insomma, nel Pd si sposta dal centro alla sinistra. Si è verificato quello che temevamo da tempo, ossia la progressiva radicalizzazione di questo bipolarismo.E non è peggio per tutti?È un paradosso, forse. Ma questo spostarsi sulle estreme apre per noi moderati prospettive enormi. Il suo partito, l’Api, come è andato?In alcuni centri, come Benevento, siamo il terzo partito. I dati che stanno affluendo dalle Regioni mi soddisfano molto. Vedrete, a livello locale ci saranno molte sorprese.