Tensione alle stelle all'interno della Lega dopo la decisione presa ieri dal Consiglio federale di commissariare i "cugini" veneti e di andare avanti con la candidatura di Zaia alle prossime regionali. "Se il Consiglio federale non torna indietro forse mi dimetto e liberi tutti. E allora potrei candidarmi a governatore" dice Flavio Tosi a Radio24. "Se il Consiglio federale della Lega mantenesse la posizione del commissariamento valuterei le dimissioni da segretario della Liga Veneta. Poi a quel punto liberi tutti". Tosi non ha nascosto che la frattura tra lui e Salvini sia vicinissima: "Se venisse portata avanti la linea del commissariamento la frattura sarebbe irreparabile. Spero che
loro rivedano questa decisione presa, una decisione sbagliata".
E alla domanda se possa addirittura candidarsi a governare il
Veneto il sindaco di Verona ha risposto: "Io sono stato da
sempre fin troppo leale e corretto, quindi ho sempre sostenuto
la candidatura di Zaia. L'ho fatto anche lunedì scorso, salvo
poi essere commissariato. Ora, se ci fosse una frattura ognuno
poi deciderebbe liberamente".
Tosi ha spiegato le ragioni per cui ieri la Liga Veneta ha
respinto il commissariamento: "Abbiamo deciso così a maggioranza
per due motivi: uno è tecnico, perché serve un voto del
Consiglio federale con maggioranza di tre quinti. Il problema
sostanziale è il secondo: non è mai successo che la Liga Veneta
venga commissariata a due mesi dal voto solo per fare le liste.
È un atteggiamento irrispettoso, tanto vale che le realtà
regionali vengano chiuse e si decide tutto a Milano. È una cosa
profondamente scorretta".
Infine, chiesto un parere dei suoi spesso burrascosi rapporti
con i segretari federali (prima Bossi, ora Salvini), Tosi ha
detto: "Io sono un uomo libero e diversamente da tanti altri
antepongo la coerenza e la dignità a qualsiasi altra cosa".
"Non credo che farà l'errore" di
lasciare la Lega: così Roberto Maroni ha risposto ai
giornalisti su Flavio Tosi. "Anzitutto per lui - ha continuato a
margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei
Conti - perché chi si mette fuori dalla Lega non va da nessuna
parte e poi perchè rischia di far perdere Zaia alle elezioni
regionali ed è incredibile. Quindi vediamo nei prossimi
giorni".
Nel pomeriggio Matteo Salvini ha incontrato Sivlio Berlusconi nella sua residenza milanese. "Io offro programmi e nomi. Parlo di contenuti, non di accordi, di alleanze. Se qualcuno condivide i nostri contenuti, è benvenuto. Ma non mi interessano alchimie o capriole. Se Fi resta stabilmente all'opposizione del governo Renzi, dialoga con la Lega". Così Matteo Salvini ha risposto ai cronisti che gli chiedevano come fosse andato l'incontro con Silvio Berlusconi.