Lancette un'ora avanti. Nella notte tra sabato e domenica il ritorno dell'ora legale
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Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 è tornata l’ora legale, con le lancette degli orologi che alle 2 sono state spostate un’ora in avanti. In occasione di questa circostanza, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) si è fatta promotrice assieme a Consumerismo No Profit di una petizione online per mantenere l’ora legale tutto l’anno e ha già raccolto oltre 281mila firme.
«A partire dal 26 marzo sarà possibile sfruttare un’ora di luce in più nelle ore serali, con conseguente riduzione dei consumi energetici da parte di famiglie e imprese ed evidenti risparmi in bolletta – spiega il presidente Alessandro Miani –. Benefici che non sono solo economici ma anche ambientali, considerata la consistente riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera dovuta al nuovo orario». «L’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini», aggiunge Miani.
In base alle stime di Sima, solo nel 2023 l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese, sulla scorta delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh. Risparmio che salirebbe qualora nel corso dell’anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi. Basti pensare che il 21 dicembre, il giorno più corto dell’anno, con l’ora solare il sole tramonta a Milano alle ore 16:41 circa, a Roma alle ore 16:38, a Bologna alle 18:36. Dal 2004 al 2022 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro, ricorda Sima
«Per tali motivi – si legge in una nota – Sima chiede al governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione Europea – conclude Sima – che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri».
Inoltre, secondo le stime di Terna, il risparmio energetico garantito dall’ora legale sarà di 410 milioni di Kwh - equivalente al fabbisogno medio di 150mila famiglie - che garantirà la riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.