Attualità

TORINO. Piemonte, Gdf in Consiglio regionale

venerdì 28 settembre 2012
​Una quindicina di uomini della Guardia di finanza si è recata negli uffici dei gruppi politici del Consiglio regionale del Piemonte per acquisire documentazione relativa alle spese degli stessi gruppi. L'acquisizione avviene nell'ambito di un'indagine conoscitiva avviata nei giorni scorsi dalla Procura di Torino.L'acquisizione dei documenti è avvenuta negli uffici di tutti i gruppi consiliari e - da quanto si è saputo - riguarda le spese sostenute dai gruppi a partire dal primo gennaio 2008. Nell'operazione sono stati impegnati gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Torino della Guardia di finanza, ai quali i pm Andrea Beconi ed Enrica Gabetta, titolari dell'inchiesta, hanno delegato le indagini.L'inchiesta riguarda i bilanci dei gruppi del Consiglio regionale del Piemonte ed è nella fase iniziale. Al momento - da quanto è trapelato - i pm non hanno formulato ipotesi di reato e non vi sono persone sottoposte a indagini. Il senso degli accertamenti è verificare se ci sono casi di malversazione dei fondi o di irregolarità nella rendicontazione di spese e nelle richieste di rimborso, o di percezione irregolare di benefit. 
IL PRESIDENTE CATTANEO CONFERMA L'OPERAZIONE
Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo, ha confermato che "la Guardia di Finanza è stata questa mattina qui a Palazzo Lascaris con una ordinanza del magistrato e ha acquisito documenti relativi al finanziamento dei gruppi consiliari e allo status dei consiglieri presso tutte le loro sedi. Il comandante mi ha detto che in questa fase si tratta di un'inchiesta conoscitiva": "Cosa farei in caso si riscontrassero anomalie? Non mi pongo assolutamente il problema prima che questi eventualmente si evidenziassero - ha aggiunto Cattaneo - Oggi, intanto, sono stati pubblicati i dati delle autocertificazioni su richiesta di alcuni consiglieri". "Non so - ha detto Cattaneo - se la pubblicazione sia tardiva. Dico soltanto che in questa legislatura il Consiglio ha ridotto i costi, lo status del consigliere e ha fatto molto in termini di trasparenza. E questo non dopo il caso Lazio, ma a febbraio di quest'anno, abbiamo deciso che tutta la documentazione dei gruppi consiliari deve essere conservata per dieci anni e abbiamo istituito un nuovo sistema di rendicontazione - ha concluso - con nuove voci e una presentazione con modalità informatica".
Il Consiglio regionale del Piemonte ha pubblicatosul sito istituzionale i rimborsi chilometrici autocertificati dati ai consiglieri per le presenze sul territorio nel 2011. I dati sono divisi per componenti dell'Ufficio di presidenza, Giunta e Consiglio, indicando il relativo importo per ciascun componente. Successivamente, si legge sul sito, saranno pubblicati i rimborsi relativi al primo semestre 2012 e poi quelli del 2010 e della precedente legislatura. Questi dati infatti non sono stati ancora informatizzati e sarà necessario più tempo per la messa in rete