L'opera. Consiglio comunale di Torino vota no alla Tav. La protesta degli imprenditori
Con 23 voti a favore e 2 contrari il consiglio comunale di Torino ha approvato l'ordine del giorno presentato dal M5s, che chiede di sospendere la Tav in attesa dei risultati dell'analisi costi/benefici e di abolire il ruolo di Commissario straordinario del governo per la Torino-Lione. In meno di due ore è arrivato l'ok dell'assemblea comunale, dopo un movimentato inizio con l'espulsione di tutti
consiglieri del centrosinistra, tra cui anche l'ex sindaco Piero Fassino.
Assente, come previsto, la sindaca Chiara Appendino impegnata a Dubai. Assenza che non ha mancato di suscitare critiche a cominciare proprio da quelle del suo predecessore che ha parlato di "una gigantesca coda di paglia".
Una decisione quella del consiglio comunale di Torino che per la prima volta ha portato a compattarsi tutte le categorie produttive, gli ordini professionali, i sindacati per chiedere di non votare quell'ordine del giorno e dire No a un collegamento "indispensabile per il Piemonte e l'intero Nord Ovest". I vertici delle categorie imprenditoriali, che hanno organizzato un presidio davanti al comune, hanno anche avuto un incontro con alcuni esponenti del M5s, al termine del quale hanno ribadito la propria delusione "per la scarsa capacità di ascolto ed il clima da 'muro contro muro'".
Dopo aver seguito l'intero dibattito in aula, al termine della votazione, lasciando la sede del Comune, i presidenti delle undici
associazioni di impresa di Torino e provincia, Api, Unione Industriale, Amma, Federmeccanica, Ascom, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Ance, Aniem Confapi, Compagnia delle Opere, Confcooperative, LegaCoop, Ordine degli archietti e
Camera di Commercio, hanno parlato di "oltraggio al futuro della città, delle imprese, dei lavoratori" preannunciando "presto altre iniziative di lotta".
Intanto, mentre all'interno del Palazzo era in corso il consiglio comunale, fuori, sotto una pioggia battente, non sono mancati i momenti di tensione tra i due schieramenti, tenuti a distanza dalle forze dell'ordine, di coloro a favore dell'opera e dei rappresentanti del Movimento No Tav. Tra questi, in prima linea, il leader storico Alberto Perino, che ha parlato di "giornata importante" lamentando però l'assenza della sindaca Appendino: "Mi dispiace che sia a Dubai, visto che questo odg doveva essere calendarizzato da giugno. Non mi sembra bello sia stato spostato in un giorno in cui la sindaca non c'è ma, forse, non voleva metterci la faccia".
Alla fine l'ordine del giorno è passato con un No all'opera che, ha sottolineato la capogruppo M5s Valentina Sganga "ha piena legittimazione".
"È un grave errore l'ordine del giorno approvato stasera dal Comune di Torino che esprime contrarietà alla Tav e chiede di sospendere l'opera in attesa dei risultati dell'analisi costi/benefici." Lo sottolinea in una nota la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Aver sbloccato qualche giorno fa il progetto del Gasdotto Tap in Puglia è stato da parte del Governo un segnale positivo e di responsabilità. Le opere pubbliche servono al nostro Paese per migliorare la vita dei cittadini e ridurre quel costo aggiuntivo che limita la nostra capacità competitiva. Questa è per la Cisl la strada da seguire", dice.