Attualità

Migrazione. Torino, al via la terza edizione del Festival dell'Accoglienza

Erica Vailati giovedì 14 settembre 2023

Conferenza stampa "E mi avete accolto. Festival dell'Accoglienza"

«Liberi di scegliere se migrare o restare». Le parole di papa Francesco per la 109esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (24 settembre) accendono i riflettori sulla libertà di poter decidere dove costruire il proprio futuro, senza essere costretti a fuggire altrove a causa di guerre, persecuzioni o catastrofi climatiche. Libertà che è al centro della terza edizione di "E mi avete accolto. Festival dell'Accoglienza", appuntamento che dal 14 settembre al 31 ottobre coinvolge 40 sedi tra la città di Torino e, da quest'anno, l'intero territorio piemontese e altre regioni. L'iniziativa è promossa dall'Ufficio per La Pastorale dei Migranti dell'Arcidiocesi di Torino e dall'Associazione Generazioni Migranti, in collaborazione con la Fondazione Migrantes e il Distretto sociale Opera Barolo. 70 gli eventi in programma, a cui partecipano oltre 200 relatori e più di 100 partner, tra cui Avvenire in qualità di media partner insieme al mensile di economia Altreconomia e al settimanale diocesano La Voce e il Tempo.

Parole chiave: libertà e accoglienza

Il festival rappresenta un'occasione di riflessione e sensibilizzazione su temi cruciali per l'attualità: integrazione dei migranti, creazione di comunità aperte e coese, condizione dei diritti umani in Italia e nel mondo. «La manifestazione», ha affermato il curatore del festival Sergio Durando, «rimane uno strumento per condividere e incoraggiare le esperienze di accoglienza». Momenti di incontro e confronto attraverso le testimonianze di chi è stato accolto e le storie di territori che hanno accolto aprendosi alla multietnicità e alla multiculturalità. Tra gli ospiti, attivisti, giornalisti, scrittori, artisti, docenti e volontari che prendono parte a un fitto calendario di appuntamenti. Conferenze, spettacoli, presentazioni di libri, racconti e laboratori, in un arco temporale che comprende ricorrenze come la Giornata della Memoria e dell'Accoglienza (3 ottobre), la Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani (18 ottobre) e la Giornata Missionaria Mondiale (22 ottobre), oltre alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Monsignor Repole: «Accogliamo persone disperate»

«Dobbiamo essere tutti impegnati ad accogliere e a stimolare l'Europa ad accogliere e a cambiare le politiche per evitare che ci siano delle migrazioni non volute», ha dichiarato Monsignor Roberto Repole (arcivescovo di Torino e vescovo di Susa), interpellato, in occasione della presentazione del festival, in merito all'emergenza sbarchi a Lampedusa. «Credo che capire che accogliamo persone spesso disperate che non hanno possibilità di sopravvivere se non emigrare sia una sfida culturale», ha spiegato.

La drammaticità dei conflitti che costringono migliaia di persone ad abbandonare la propria terra è al centro di alcuni eventi del festival. Il 27 settembre si terrà un focus dal titolo "L'amore vince: Eritrea ed Etiopia", incentrato su due nazioni in cui la libertà è negata da guerre, povertà e crisi, spesso nell'indifferenze dei media. Nella stessa condizione si ritrovano i Paesi del corno d'Africa, la Somalia e il Sudan, a cui sono dedicati due appuntamenti il 28 settembre e il 23 ottobre moderati rispettivamente dal giornalista di Avvenire Paolo Lambruschi e dal responsabile della redazione Esteri del quotidiano Fabio Carminati. Il 20 ottobre, invece, si terrà la tavola rotonda "La silenziosa resistenza delle donne in Afghanistan", a cui interverranno l'inviata di Lucia Capuzzi e la giornalista Antonella Mariani per presentare la campagna editoriale "Le giornaliste di Avvenire per le donne afghane".

Protagonista è anche il tema dell'informazione, con un dialogo sul ruolo dei media nella comprensione dei fenomeni migratori. L'evento si terrà il 26 ottobre e parteciperanno Massimo Giannini, direttore de La Stampa, Marco Girardo, direttore di Avvenire, e Davide Demichelis, conduttore televisivo e documentarista.