Sta andando da sola e già da qualche giorno a Tor Sapienza. Incontra le persone, le associazioni, cerca di capire questo quartiere definito “pattumiera” dai suoi stessi residenti.
Carlotta Sama, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, è preoccupata: “E’ stato chiaro che i ragazzi del centro di accoglienza sono diventati il capro espiatorio di un disagio che va incontrato, interpretato e al quale bisogna dare delle soluzioni”.