Intimidazione a Roma. Una bara sotto casa della paladina antimafia di Tor Bella Monaca
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferisce "motu proprio" l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Tiziana Ronzio, Roma, 17 febbraio 2020
«Non ho paura, vado avanti». Tiziana Ronzio, presidente dell'associazione “Torpiùbella”, paladina antimafia, non la fa lunga, né si turba troppo per quella bara di compensato verniciata di nero trovata sotto casa sua l’altra notte, a Tor Bella Monaca. E, dopo i rilievi della Polizia, sono partite le indagini. La Ronzio, che ha ricevuto in passato il Premio Borsellino, dice anche altro: «Questi sono gesti stupidi», che «ci mettono ancora più rabbia e voglia di lottare». Anche se poi ammette che quella bara «ci ha un po’ destabilizzato», ma soprattutto «è l'ultimo episodio di un agosto pesante. Di notte persone passano sui motorini a folle velocità davanti al portone, impennano e gridano insulti. Hanno fatto irruzione due volte nella sede, una volta hanno rubato alcuni oggetti, la seconda volta si sono limitati a strappare gli striscioni con le scritte 'Basta degrado' e 'Non ci fermiamo'».
È partita subito anche la solidarietà a Tiziana Ronzio, da assessori comunali e regionali e trasversale nel mondo politico. Due, tre esempi. «La battaglia di Tiziana Ronzio è la battaglia di tutti noi – fa sapere la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo -. Vicinanza e gratitudine per il grande lavoro che sta portando avanti a Tor Bella Monaca sul tema della legalità, con la sua associazione».
Poi il sindaco Roberto Gualtieri: «Vicinanza a Tiziana Ronzio per l’orribile minaccia ricevuta – ha scritto sui social -. La città e la sua amministrazione continueranno ad essere al fianco di Tiziana a sostegno del suo impegno quotidiano sul territorio per la legalità e la giustizia». E il governatore del Lazio, Francesco Rocca: «Esprimo la solidarietà a Tiziana Ronzio e alla sua associazione per il vile gesto intimidatorio. Gli abitanti di Tor Bella Monaca chiedono legalità, c'è voglia di riscatto» e la Regione Lazio «farà il massimo per tutelare figure come quella di Tiziana Ronzio».