«La fiducia nelle istituzioni internazionali è l'unica possibilità per uscire dalla logica chiusa delle nazioni». Così Monsignor
Vincenzo Pelvi nell'omelia nel corso del funerale per il primo caporal maggiore David Tobini morto lunedì in Afghanistan. «I nostri soldati - ha aggiunto l'Ordinario militare - custodi della vita, presenti nei teatri operativi con serietà e determinazione, anche per salvaguardare il significativo ruolo internazionale dell'Italia, non sono certo aiutati né dalle nostre sensibilità altalenanti, né da interessi di parte, né da comportamenti intenti solo a mercanteggiare».Nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma si sono svolti i funerali del primo caporalmaggiore dei paracadutisti David Tobini, ucciso lunedì scorso durante uno scontro a fuoco con i talebani a Bala Murghab. Il feretro di Tobini, il 41esimo militare italiano morto dall'inizio della missione in Afghanistan, coperto dal Tricolore, è stato portato in chiesa a spalla dai commilitoni del 183esimo reggimento Nembo di Pistoia, al quale il caporalmaggiore apparteneva. Ad assistere alle esequie i familiari, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e le massime autorità civili e militari dello Stato. Anche il caporale Francesco Arena, rimasto ferito lunedì scorso nell'attacco a Bala Murghab costato la vita al caporalmaggiore Davide Tobin, ha assistito nella basilica di Santa Maria degli Angeli ai funerali del suo collega e amico. È stato lo stesso Arena, che nello scontro a fuoco ha riportato lievi ferite ad un braccio, a chiedere espressamente di poter partecipare alle esequie. Poco distante dal paracadutista era seduta la madre di David, Annamaria, che stringeva al petto la foto del figlio.In chiesa non c'era invece il secondo militare rimasto ferito nell'agguato, il caporalmaggiore scelto Simone D'Orazio. Il parà si trova ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale americano specializzato di Ramstein, in Germania, dopo che gli sono stati asportati la milza, un rene e la coda del pancreas.D'Orazio ha riportato anche varie fratture, alcune delle quali particolarmente serie.