Governo. Le prossime tappe dell'esecutivo Meloni
Il presidente Sergio Mattarella con Giorgia Meloni in occasione del giuramento
Dopo il giuramento, il prossimo adempimento per Giorgia Meloni e la sua squadra di governo sarà il rituale passaggio della campanella con il premier uscente, Mario Draghi, domani alle 10.30. Un momento importante, vissuto talvolta con "freddezza" (come nel caso della staffetta tra Enrico Letta a Matteo Renzi), ma domani non sarà così. Al termine della cerimonia, si terrà la prima riunione del nuovo Consiglio dei Ministri, a mezzogiorno.
E poi? Il governo si deve presentare alle Camere «per ottenerne la fiducia» (scrive l'articolo 94 della Costituzione). Ciò deve avvenire «entro dieci giorni», dice la Costituzione anche se ovviamente si andrà prima, forse martedì 25 ottobre alla Camera e il giorno successivo al Senato. Una volta accordata la fiducia, si costituiranno poi le commissioni permanenti. Nella settimana che parte il 7 novembre i presidenti di Camera e Senato potrebbero convocarle per l'elezione dei rispettivi presidenti.
Alcuni appuntamenti parlamentari invece sono segnati sul calendario: il 24 ottobre (alle 17), secondo quanto filtra da fonti parlamentari, è stata convocata la commissione speciale per l'esame del decreto legge Aiuti-ter alla Camera, chiamata all'esame del testo. La commissione è formata da 35 deputati e dovrà eleggere il presidente. Ne faranno parte 10 deputati di Fratelli d'Italia, 6 del Pd, 6 della Lega, 4 del M5s, 4 di Forza Italia, 2 del Terzo polo e 3 del gruppo Misto.
Un'altra partita da giocare è quella dei sottosegretari («coloro che coadiuvano il ministro ed esercitano i poteri delegati», si legge nella legge 400/1988, che li disciplina). Uno c'è già, ed è Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Possibile una compensazione per i centristi di Noi Moderati, rimasti per ora fuori dai posti governativi.
Infine, c'è la manovra di bilancio che si intreccia in parte con il decreto Aiuti-ter. Il governo potrebbe chiedere al Parlamento di poter usare i 10 miliardi di "tesoretto" sul 2022 per prorogare fino a fine anno gli aiuti sulle bollette in scadenza a novembre. Poi andranno integrate la Nadef e il Documento programmatico di bilancio con il quadro programmatico, dato che il governo Draghi ha indicato solo il quadro tendenziale. A quel punto dovrà essere presentata la legge di Bilancio, che va approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre.
Una tappa che non riguarda invece direttamente il governo, quanto Fratelli d'Italia, è la sostituzione dei capigruppo Francesco Lollobrigida (Camera) e Luca Ciriani (Senato), nominati ministri. L'idea dentro Fdi sarebbe di nominare Tommaso Foti a Montecitorio e Isabella Rauti a Palazzo Madama.