TORINO. Processo Thyssenkrupp pena ridotta ai manager
Guariniello: «Resterò per combattere questa battaglia fino infondo»«Ho detto che Eternit sarebbe stato il mio ultimo processo ma ora mi impegno a rimanere con voi per riuscire a combattere questa battaglia fino in fondo». È quanto assicurato dal pm Raffaele Guariniello ai parenti dei sette operai Thyssen. Guariniello è ritornato nell'aula insieme al procuratore generale Marcello Maddalena per mediare con i parenti delle vittime.
«Non serve a niente restare qui - ha detto - voi dovete starci vicino ma in modo intelligente. La vostra presenza a tutte le udienze è stata fondamentale, dovete restare con noi». Guariniello ha poi spiegato che «si tratta comunque di una sentenza storica, non sono mai state pene così alte per gli infortuni sul lavoro. Ora inizieremo a scrivere il ricorso in Cassazione: sul dolo eventuale sono convinto che abbiamo ragione».
Secondo il magistrato comunque in materia di lavoro «stiamo cambiando la mentalità, le abitudini e la giurisprudenza». Il risultato «non è ancora completamente soddisfacente ma è importante. E la battaglia che dobbiamo fare - ha aggiunto - è dimostrare che non solo c'è stata colpa cosciente ma anche il dolo». Il 6 dicembre 2007 il rogo in cui morirono 7 operaiLa sentenza della corta d'appello di Torino, che oggi ha ridotto le pene degli imputati, è soltanto l'ultima tappa di una vicenda - il rogo all'acciaieria ThyssenKrupp di Torino in cui morirono sette operai - iniziata il 6 dicembre 2007. Era notte quando da una vasca fuoriesce olio bollente in pressione. In pochi istanti divampa un incendio che trasforma i sette operai in torce umane. Uno di loro, Antonio Schiavone, muore subito, gli altri sei - Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Bruno Santino e Roberto Scola - nei giorni successivi.La città di Torino, uno dei vertici del triangolo industriale del Nord Ovest, cade in preda allo sgomento. Furonogiornate di lutto, di dolore, di una rabbia che si scatenò già nel momento dei funerali, quando i dirigenti vennero insultati all'ingresso della chiesa. E anche nel resto del Paese la commozione fu grande. Il governo accelerò il varo del Testo Unico delle leggi sulla sicurezza sul lavoro, che vide la luce nell'aprile del 2008. Il 15 gennaio 2009 si è aperto il processo di primo grado. A sostenere l'accusa il pm Raffaele Guariniello, che per la prima volta ipotizza il reato di omicidio volontario con dolo eventuale. La sentenza di condanna nella tarda serata del 15 aprile 2011 - 16 anni e mezzo di reclusione per l'ad Thyssen Harlad Espenhahn - è considerata storica.