Terrorismo. Gorizia, fermato bosniaco con armi da guerra
E' stato fermato lungo l'autostrada A34, in un normale controllo stradale, un cittadino bosniaco, di 52 anni, alla guida di
un'auto al cui interno era nascosto un ingente quantitativo di armi da guerra. L'operazione è stata messa a segno dai carabinieri del Nucleo investigativo di Gorizia, che hanno anche attivato il protocollo Interpol per il terrorismo internazionale.
Secondo quanto si è appreso, la destinazione finale del cittadino bosniaco sarebbe stata Barcellona, in Spagna. I militari lo hanno dedotto da alcune indicazioni contenute in appunti rinvenuti a bordo del veicolo.
Al momento non è esclusa alcuna ipotesi in merito all'uso cui erano destinate le armi sequestrate. Potrebbe dunque trattarsi
di organizzazioni del terrorismo internazionale oppure di rifornimento alla malavita comune o organizzata. L'operazione è stata perfezionata dai carabinieri lo scorso 19 aprile, ma è stata resa nota soltanto oggi per permettere di attivare i meccanismi di
comunicazione internazionale indispensabili per un collegamento efficace tra forze di polizia in funzione di prevenzione alla
criminalità e al terrorismo.
Le vetture dei carabinieri hanno pedinato l'auto sospetta dal valico confinario di Sant'Andrea, a Gorizia, fino allo svincolo
di Gradisca d'Isonzo, quando hanno deciso di entrare in azione. Da una prima ispezione sono state trovate due pistole Beretta
semiautomatiche, custodite in un borsone. A quel punto si è deciso di controllare l'intero veicolo: il resto dell'arsenale era nascosto nel vano adibito ad ospitare la ruota di scorta e sotto il sedile posteriore.
Il bosniaco è stato arrestato con l'accusa di porto, detenzione e trasporto di armi clandestine da guerra. Il Gip del Tribunale di Gorizia ha convalidato il provvedimento: lo straniero è rinchiuso nel carcere cittadino.