TERREMOTO EMILIA. La terra trema ancora Gli sfollati sono 5.000
Continua lo sciame sismico in Emilia Romagna, dopo la forte scossa di terremoto che ieri ha provocato sette morti e circa 5.000 sfollati ed ha compromesso il patrimonio culturale della zona tra Ferrara e Modena. Migliaia di persone la scorsa notte hanno dormito in tende e auto, mentre la Protezione civile spiega che dalla mezzanotte di oggi si sono registrate oltre 30 scosse di assestamento, di cui una alle 18:37 con magnitudo 4.1, nella zona colpita ieri all'alba dal sisma.Palazzo Chigi ha annunciato per domani la convocazione di un Consiglio dei ministri per decretare lo stato di emergenza nelle aree colpite, mentre tre squadre del Dipartimento della Protezione Civile e dell'Ingv - Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - sono ancora al lavoro per la valutazione del danno.Secondo la Protezione civile dell'Emilia Romagna, 4.914 persone sono state ospitate nella notte nei campi e le strutture di prima assistenza: di queste 1.288 nel Ferrarese, 266 nel Bolognese, 3360 nel Modenese e sono in fase di completamento altre strutture per fornire assistenza ad altre 1.310 persone.
LE SETTE VITTIMEDelle sette vittime, sei sono della provincia di Ferrara. Si tratta di 4 opera e di due anziane di 103 e 86 anni. Gli operai deceduti sono Nicola Cavicchi, 35 anni, residente a San Martino, frazione di Ferrara, rimasto schiacciato sotto il crollo della ditta Ceramiche di Sant’Agostino, nel Comune di Sant’Agostino. Nella stessa ditta è morto anche Leonardo Ansaloni, 51 anni, residente a Reno Centese in provincia di Ferrara. Un terzo operaio è morto, sempre a Sant’Agostino, per il crollo di un capannone della ditta Tecopress di Dosso: si tratta di Gerardo Cesaro, 59 anni residente a Molinella. Un altro operaio di origini marocchine, Tarik Naouch di soli 29 anni, è morto a Ponte Rodoni di Bondeno nel crollo che ha interessato la ditta Ursa che produce polistirolo. Il giovane era residente a Crevalcore. Nel Ferrarese, a Sant’Agostino è morta anche Nerina Balboni, di 103 anni, mortalmente colpita alla testa dalle macerie della sua casa, completamente crollata. Dall’abitazione è stata estratta viva dalle macerie la nuora 64enne, O.B., che è stata portata in ospedale ma non è in pericolo di vita. La donna è stata salvata dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco. Infine, la sesta vittima ferrarese è Anna Abeti, 86 anni, che si era sentita male dopo la forte scossa di terremoto della scorsa notte ed è deceduta dopo il ricovero all'ospedale a causa di un ictus. Ai 6 morti del Ferrarese si aggiunge una cittadina tedesca di 37 anni morta per lo spavento in provincia di Bologna. IL PAPA"Il mio affettuoso pensiero va anche alle care popolazioni dell’Emilia Romagna colpite poche ore fa da un terremoto. Sono spiritualmente vicino alle persone provate da questa calamità: imploriamo da Dio la misericordia per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti". Così il Papa al Regina Caeli.NAPOLITANOIl Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la drammatica notizia dell’evento sismico che questa notte ha interessato, con gravi effetti e un doloroso bilancio di vite umane, alcune province emiliane ed altre limitrofe, ha seguito l’evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione Civile e le Prefetture competenti. Il Capo dello Stato - si legge in una nota - ha chiesto ai Prefetti di esprimere la propria solidarietà alle comunità coinvolte e la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime, rappresentando al tempo stesso il suo vivo apprezzamento a coloro che sono impegnati sul territorio nelle operazioni di soccorso e nella gestione dell’emergenza.