Attualità

LA SCOSSA IN EMILIA. Terremoto, controlli a scuole Quattro chiese inagibili

sabato 28 gennaio 2012
Proseguono in Emilia i controlli, concentrati soprattutto sulle scuole e sul patrimonio artistico, dopo il terremoto di venerdì. A Parma, la città più vicina all'epicentro del sisma localizzato fra Berceto e Corniglio, non ci sono stati danni alle scuole, eccezion fatta per qualche danno di poco conto su elementi non strutturali, come lo spostamento di pannelli di controsoffittatura e piccole lesioni ai pavimenti. Tutto sotto controllo anche nel Reggiano: la Provincia ha richiamato al lavoro tutti i tecnici per ispezionare gli edifici scolastici, oltre 70 strutture sparse su tutto il territorio, che non hanno subito danni e non sono stati segnalati problemi di agibilità. L'unico istituto in cui è stato necessario chiudere un'aula è il Chierici, a Reggio Emilia.Anche a Modena nessun danno sugli immobili comunali. Solo nella chiesa di Sant'Agostino è stato transennato per precauzione un altare laterale dal quale si è staccato un frammento di cornice di pochi centimetri. Al contrario, la chiesa di San Biagio, recentemente sottoposta a lavori di restauro anche in funzione antisismica, ha retto benissimo alla scossa. Le zone già puntellate del cimitero di San Cataldo, sottoposte a un complesso piano di recupero e manutenzione, non hanno avuto aggravamenti. Quattro chiese sono state dichiarate inagibili, in provincia di Massa Carrara, in seguito ai danni riportati nel terremoto di ieri. In base ai rapporti pervenuti alla sala operativa unificata permanente della Regione Toscana, sono stati registrati soprattutto distacchi di intonaci e cornicioni, in particolare nelle province di Massa Carrara, Lucca e Pistoia, dove oggi varie scuole restano chiuse per poter effettuare le necessarie verifiche alle strutture. In provincia di Massa Carrara, le lesioni maggiori riguardano alcune chiese: quella di Vico nel comune di Bagnone, la chiesa di Ceserano nel comune di Fivizzano e a Massa le chiese di Borgo del ponte e Santa Lucia che sono state dichiarate inagibili dai vigili del fuoco.Il terremoto di ieri che ha fatto tremare tutto il Nord ha avuto "origine dal movimento della placca Adriatica che si immerge sotto le Alpi e gli Appennini e che in questa occasione ha generato un evento sismico. In particolare la zona dove è avvenuto ieri è dove la placca si flette sotto gli Appennini. Ieri nel contesto del movimento relativo tra le placche Adriatica, Tirrenica ed Euroasiatica si è verificata una rottura". A spiegarlo all'Adnkronos Salvatore Barba, sismologo dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.