"C'è una cosa sola che ti vorrei insegnare: è
di far crescere i tuoi sogni e come riuscirli a realizzare. Ma
anche che certe volte non si può proprio evitare: se diventano
incubi, li devi sapere affrontare": è la dedica di un padre a
suo figlio, il "Cucciolo d'uomo" della canzone, non più
recentissima, di Eugenio Finardi. Ma trovano un significato nuovo
e forte sulle immagini che Telethon ha scelto per il video
lanciato oggi, in vista della prossima Festa del papà. Un video
dedicato a quei papà che affrontano ogni giorno gli "incubi"
della malattia del figlio.Così, sul testo della canzone di
Finardi, scorrono le immagini di padri che giocano, insegnano,
accompagnano, accudiscono e curano i loro figli disabili.
Papà "meravigliosi", che in tanti "modi meravigliosi" vivono la
propria paternità.
"Ogni minuto nel mondo nascono dieci bambini che, come i
protagonisti del video, sono affetti da una delle oltre seimila
patologie genetiche rare finora conosciute - ricorda Telethon
nella nota che accompagna il video - I sintomi possono comparire
a ogni età, ma nel 70% dei casi si manifestano nei primi cinque
anni di vita. Possono colpire ogni organo e compromettere
funzioni fondamentali per la vita quotidiana, causando grosse
difficoltà ai bambini e ai loro familiari".
Racconta Alessandro Betti, direttore raccolta fondi della
Fondazione Telethon e padre di Francesca: "Gli uomini
protagonisti di questo video raccontano la fatica e le
difficoltà che devono affrontare ogni giorno, ma anche la forza
e la gioia che trasmettono ai loro bambini. Sono uomini e padri
normali, che devono tuttavia sostenere una sfida quotidiana
particolarmente difficile, dovuta alla malattia genetica rara che
ha colpito i loro figli. Noi siamo al loro fianco e con questo
video abbiamo voluto far loro, e a tutti i papà, un augurio
speciale nel giorno della loro festa".I protagonisti del video. Il video racconta i momenti quotidiani
di diciotto papà, al fianco dei figli colpiti da una malattia
genetica rara. "Sono uomini forti", li presenta Telethon,
descrivendoli nella nota che accompagna il video, "come Salvo,
papà di Federica, affetta da atrofia muscolare spinale di tipo 2
(SMA 2); presenti, come Pierluca che accompagna al parco Alino,
affetto da sindrome di Cornelia de Lange. Ma sono anche padri
pazienti, come Riccardo che gioca con i trenini per la gioia di
Giammaria, affetto da SMA2, e instancabili come Pietro, che
sorregge Lorenzo per permettergli di giocare a calcio nonostante
la sua malattia, la SMA2, non gli permetta di muovere le gambe.
Dei papà complici, come Luciano, che sfida a scacchi Francesco,
affetto da atrofia muscolare spinale con distress respiratorio
(SMARD), e protettivi, come Andrea che stringe tra le braccia
Rebecca, affetta da SMA1. Uomini affettuosi con i loro bambini,
come Domenico che gioca a palla sul mare con Raffaele, affetto da
mucopolisaccaridosi di tipo VI, e incoraggianti come il padre di
Daniele, che lo sostiene nella scelta di scalare il Kilimangiaro,
nonostante le difficoltà dovute alla fibrosi cistica".Ma soprattutto, assicura la fondazione, "quelli raccontati nel
video della Fondazione sono dei papà veri, come Luciano, il
fornaio padre di Maddalena, affetta da corea di Huntington, che
affrontano giorno dopo giorno le malattie genetiche rare che
hanno colpito i loro figli e che li accompagnano, coraggiosi,
nelle difficoltà del quotidiano, come Salvatore, che lava il
viso al figlio Giuseppe, affetto da SMA2. Papà che sono,
nonostante tutto, sognatori, come Edoardo quando è insieme a
Uma, affetta da sindrome di Phelan Mc Dermid, orgogliosi, come
Christian, padre di Emanuele, che per anni ha atteso di dare un
nome alla sua malattia, caratterizzata da un raro difetto dei
mitocondri, e innamorati dei loro figli, come Pierfrancesco del
suo Nicolò, affetto da SMA1".