Un uomo adulto eppure impaurito, schiacciato dalla prepotenza di un ragazzino, annientato dal branco di adolescenti incattiviti, offeso, picchiato, incapace di difendersi... È
questo il paradosso con cui lo spot antibullismo lanciato oggi da Telefono Azzurro e prodotto dall’agenzia Armando Testa pone l’attenzione su un tema durissimo quanto misconosciuto: le conseguenze del bullismo a volte durano per tutta la vita e spesso un adulto violento da bambino è stato a sua volta vittima di bulli.
A Milano è stata quindi lanciata oggi, in occasione del ritorno sui banchi di scuola, la
nuova campagna "Ferma il bullismo". Come ha spiegato
Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile e presidente di Telefono Azzurro, infatti, nel 68% dei casi il bullismo trova terreno fertile proprio nel contesto scolastico e nella stragrande maggioranza dei casi resta un fenomeno sommerso: secondo gli ultimi dati raccolti solo un bambino su 5 informa un adulto di esserne stato vittima.
Tutti gli altri hanno paura, temono di peggiorare la loro situazione, o si vergognano e, stretti nella morsa di un silenzio che diventa angoscia, tacciono e subiscono.
Non sempre si tratta di azioni eclatanti e violente, a volte si tratta invece di piccole ma quotidiane mortificazioni, sufficienti però per minare l’autostima, provocare malesseri e sintomi fisici, creare auto isolamento o depressione. Il tutto senza che gli insegnanti o i genitori si accorgano di niente.
«Per questo Telefono Azzurro, in collaborazione con il Miur, il ministero dell’Istruzione, hanno ideato insieme una linea nazionale di contrasto – spiega ancora Caffo –, con il numero telefonico gratuito 19696 attivo 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno e con la chat www.azzurro.it/chat. Il bullismo si può sconfiggere, l’importante è cogliere immediatamente i segnali e intervenire prima che sia tardi». «Sono fenomeni perversi purtroppo diffusi nella scuola italiana – aggiunge