Attualità

Campagna. Il bullismo ferisce per tutta la vita: il nuovo spot di Telefono Azzurro

Lucia Bellaspiga martedì 15 settembre 2015
Un uomo adulto eppure impaurito, schiacciato dalla prepotenza di un ragazzino, annientato dal branco di adolescenti incattiviti, offeso, picchiato, incapace di difendersi... È questo il paradosso con cui lo spot antibullismo lanciato oggi da Telefono Azzurro e prodotto dall’agenzia Armando Testa pone l’attenzione su un tema durissimo quanto misconosciuto: le conseguenze del bullismo a volte durano per tutta la vita e spesso un adulto violento da bambino è stato a sua volta vittima di bulli. A Milano è stata quindi lanciata oggi, in occasione del ritorno sui banchi di scuola, la nuova campagna "Ferma il bullismo". Come ha spiegato Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile e presidente di Telefono Azzurro, infatti, nel 68% dei casi il bullismo trova terreno fertile proprio nel contesto scolastico e nella stragrande maggioranza dei casi resta un fenomeno sommerso: secondo gli ultimi dati raccolti solo un bambino su 5 informa un adulto di esserne stato vittima.
Tutti gli altri hanno paura, temono di peggiorare la loro situazione, o si vergognano e, stretti nella morsa di un silenzio che diventa angoscia, tacciono e subiscono. Non sempre si tratta di azioni eclatanti e violente, a volte si tratta invece di piccole ma quotidiane mortificazioni, sufficienti però per minare l’autostima, provocare malesseri e sintomi fisici, creare auto isolamento o depressione. Il tutto senza che gli insegnanti o i genitori si accorgano di niente. «Per questo Telefono Azzurro, in collaborazione con il Miur, il ministero dell’Istruzione, hanno ideato insieme una linea nazionale di contrasto – spiega ancora Caffo –, con il numero telefonico gratuito 19696 attivo 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno e con la chat www.azzurro.it/chat. Il bullismo si può sconfiggere, l’importante è cogliere immediatamente i segnali e intervenire prima che sia tardi». «Sono fenomeni perversi purtroppo diffusi nella scuola italiana – aggiunge il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone – e dobbiamo fronteggiarli insieme».