Taranto. Se il reo (confesso) si confessa: refurtiva restituita, ladro perdonato
Ma qui viene il bello. Come in una storia edificante - ma la realtà, si sa, ha più fantasia - il ladro si pente, va dal parroco e confessa il reato. O meglio: si confessa. E consegna l'intera refurtiva nelle mani del sacerdote. Tutti gli oggetti rubati, in una busta di plastica.Ma c'è confessione (davanti ai carabinieri) e Confessione (il sacramento della Penitenza). E c'è il segreto del confessionale. Cos'ha fatto, allora, il sacerdote? Contattata la catechista derubata, si è accertato dell'avvenuta ruberia e della conseguente denuncia. Poi ha chiamato la sala operativa della Questura. Gli agenti, arrivati in parrocchia, hanno ricevuto dalle mani del parroco la busta con la refurtiva e quindi, effettuati i riscontri del caso, l'hanno riconsegnata alla legittima proprietaria. Più soddisfatta o incredula, non è dato sapere.Qualcuno si chiederà: ma il colpevole se n'è andato impunito? Abbiamo detto che è una storia a lieto fine, per tutti. E non si è fatto male nessuno.