Attualità

Governo . Svolta sull'evasione: «Un macigno, da combattere come il terrorismo»

Angelo Picariello mercoledì 31 gennaio 2024

Il viceministo Leo (Fdi) col ministro Giorgetti (Lega)

Il governo annuncia un giro di vite nella lotta all’evasione, anche con indagini più intrusive sul tenore di vita. Lo ha detto il viceministro dell'Economia Maurizio Leo parlando del concordato preventivo biennale: «La collaborazione col Garante è assolutamente fondamentale: l'evasione fiscale è come un macigno tipo il terrorismo», dice Leo e quindi «si deve tutti collaborare», chiede, in audizione alla commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.

Spiega Leo: «Quello che si deve fare ed è quello su cui stiamo lavorando con l'Agenzia delle Entrate, Sogei, è il cosiddetto “data scraping", considerando cioè anche i dati sul tenore di vita che professionisti e imprenditori pubblicano sui social, già abbiamo iniziato a ragionare col Garante della Privacy e da parte loro c'è assoluta disponibilità, ferma restando la tutela dei dati personali».

In relazione al concordato, il viceministro ha assicurato: «Non è che abbassiamo la guardia: quelli che non aderiscono al concordato è chiaro non è che l'amministrazione finanziaria abbasserà la guardia. Quelli che non aderiranno, entreranno in liste selettive, per vedere che non hanno potuto realizzare questi compensi. Ma se si vede che ci sono delle anomalie, là si deve intervenire». Più in generale, sulla legge delega per la riforma fiscale «stiamo procedendo celermente: sette decreti attuativi sono già stati approvati, un altro - sui giochi - è all'esame delle commissioni parlamentari, e ci accingiamo a varare altri 2 provvedimenti molto rilevanti: sulle sanzioni e sulla riscossione». L'obiettivo è «fare delle bozze dei testi unici, che metteremo in consultazione, accoglieremo le osservazioni sia della politica che degli addetti ai lavori, per recepire tutte le osservazioni e poi varare un sistema fiscale molto più semplice, dove la certezza del diritto è la cifra di tutta la riforma».

Bisogna nel contempo ridurre lo stock dei crediti inesigibili dal Fisco. Si tratta di «vedere quali sono crediti che si possono recuperare e quali sono irrecuperabili perché rendono la situazione irreale che non viene gestita, crea complessità e dà rappresentazione non veritiera e corretta».