Attualità

CRONACA. Resta in carcere l'uomo fermato per gli stupri a Roma

lunedì 13 luglio 2009
Innocente. È dal giorno del fermo che Luca Bianchini, accusato di essere il presunto stupratore seriale che ha terrorizzato Roma, continua a ripeterlo: "Sono innocente, vi state sbagliando". Lo fatto anche oggi, durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere di Regina Coeli. Un'ora e mezzo di colloquio al termine del quale il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo, emettendo contestualmente l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il presunto stupratore ha chiesto di rifare il test del Dna, alla presenza di un suo perito di fiducia.Gli oggetti trovati in casa. Esame sul quale si era espresso in mattinata il capo della Squadra Mobile di Roma, Vittorio Rizzi, spiegando che "il Dna prelevato a Luca Bianchini è di tipo nucleare e quindi il suo grado di compatibilità con quello dei tre casi di stupro di cui è accusato è massimo". Contro le parole del presunto stupratore è di supporto il materiale rinvenuto nella sua abitazione, oggetti nascosti nel doppiofondo di un mobile. Bamboline di cera rossa alle quali erano stati applicati aghi e chiodi, bottiglie di vetro contenenti pozioni per ottenere amore e salute, istruzioni per compiere riti esoterici. Materiale che va a sommarsi ai dvd pornografici centrati sulle violenze sessuali, ad una pistola giocattolo, ai due coltelli avvolti nello scotch grigio ed un braccialetto forse appartenente ad una delle vittime. Nessun complice. Nel mostrare gli oggetti trovati a casa di Bianchini, la Questura di Roma ha fatto anche trapelare che non esiste nessuna pista su un ipotetico secondo uomo che avrebbe partecipato agli stupri nella Capitale. Intanto sono in corso una serie di accertamenti sono in corso su almeno 15 violenze sessuali avvenute negli ultimi anni a Roma. La vicenda di cronaca del Bianchini si incrocia e sovrappone con le vicende politiche del Pd romano. Il presunto stupratore, impiegato modello, attivo politicamente con la carica di dirigente della sezione Pd del Torrino, in queste ore in carcere proprio a questo ha fatto riferimento: "Mi stanno rovinando la vita e la carriera politica - ha detto - sono innocente, dimostrerò la mia estraneità a tutti i fatti dei quali sono accusato. Se non mi crederanno mi ucciderò". E, viste le sue condizioni psicologiche, oltre all'isolamento è stata disposta anche la sorveglianza 24 ore su 24.