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TRAGEDIA. Strage di Ustica, 31 anni dopo Napolitano: fugare ogni dubbio

lunedì 27 giugno 2011
Nel 31mo anniversario della strage di Ustica il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha auspicato che ogni dubbio sull'origine del disastro aereo debba essere fugato anche sul piano internazionale. "Ogni sforzo deve essere compiuto, anche sul piano internazionale, per giungere finalmente a conclusioni che rimuovano le ambiguità, i dubbi e le ombre che ancora oggi circondano quel tragico fatto", ha detto Napolitano in un messaggio alla presidente dell'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, Daria Bonfietti."L'iter tormentoso di lunghe inchieste e l'amara constatazione che le investigazioni svolte e i processi celebrati non hanno consentito la esauriente ricostruzione della dinamica dell'evento e la individuazione dei responsabili non debbono far venir meno l'impegno convinto di tutte le istituzioni nel sostenere le indagini tuttora in corso", ha scritto il capo dello Stato.Nel 1980 un Dc9 precipitò in mare al largo di Ustica, provocando la morte di 81 persone.Nel 2008 l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga disse che ad abbattere l'aereo di linea dell'Itavia fu un missile sparato da un caccia francese, e la Procura capitolina aprì un fascicolo.Il volo civile, secondo una ricostruzione che anche Cossiga ha offerto, sarebbe stato abbattuto perché si trovava in prossimità di un aereo su cui volava il presidente libico Muammar Gheddafi, uscito indenne dall'attacco perché informato in precedenza dal Sismi, il servizio segreto militare italiano.Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha inoltrato un anno fa quattro rogatorie internazionali relative alla vicenda, su cui è in corso dal 2008 una nuova inchiesta della Procura di Roma.Ad oggi, l'unico procedimento giudiziario conclusosi con sentenza definitiva in Italia sul caso è quello che ha mandato assolti due generali dell'Aeronautica accusati dai magistrati di aver compiuto despistaggi sulla vicenda.