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TRAGEDIA IN PUGLIA. Giallo sulla strage familiare nel Barese Scomparsi mille euro, non si trova la pistola

sabato 4 maggio 2013
​Un colpo alla testa per ciascuna delle sue vittime: così Michele Piccolo, il farmacista di Sannicandro (Bari), avrebbe ucciso sua moglie Maria e sua figlia Letizia, prima di ferire gravemente anche il figlio maggiore Claudio, che è stato dichiarato ufficialmente morto dopo ore in coma irreversibile. L'uomo, che si sarebbe poi suicidato lasciandosi annegare nella piscina della villa di famiglia, ha usato una pistola calibro 3.80 che non è stata ancora ritrovata.Secondo una prima ricostruzione dei fatti l'uomo ha ucciso attorno alle 15.30 la moglie e la figlia che stavano riposando nelle loro camere da letto. Ha poi atteso alcune ore il rientro a casa del figlio Claudio che sarebbe arrivato attorno alle 21, dopo aver chiuso il centro estetico che i coniugi gestivano e che è attiguo alla farmacia di famiglia ad Acquaviva Delle Fonti. L'ipotesi più accredita è che dopo aver sparato al figlio nel soggiorno-cucina di casa, Piccolo abbia assunto dei sedativi e si sia lasciato annegare in piscina.Secondo Donato Chimienti, fratello di Maria, la donna uccisa, sarebbero scomparsi mille euro che suo nipote Claudio aveva preso dalla cassa della farmacia ieri sera prima di rientrare in casa dove è stato anche lui raggiunto da un colpo di pistola alla testa come sua madre e sua sorella poche ore prima.Protagonista della tragedia è la famiglia del vicesindaco di Sannicandro, piccolo comune di circa 10mila abitanti a una ventina di chilometri da Bari: la donna 55 anni, era stata eletta il 26 giugno 2012 con una lista civica e poi nominata vicesindaco e assessore. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri sulla base delle prime indagini, il capofamiglia - il farmacista 55 anni - avrebbe ucciso con un'arma che egli deteneva legalmente la moglie, trovata morta in camera da letto, e la figlia, 19 anni.Un folto gruppo di amici e cugini della vittima conferma che è "una famiglia tranquilla e benvoluta". A quanto si è saputo, il figlio era iscritto alla facoltà di Farmacia della Università di Bari e quindi avrebbe voluto lavorare nella farmacia di famiglia, di cui erano proprietari la madre e il nonno.La famiglia avrebbe festeggiato i 20 anni della ragazza in una grande festa organizzata nella villa. La ragazza avrebbe compiuto gli anni lunedì prossimo, 6 maggio, ma la festa, con circa 70 invitati, era stata organizzata per oggi.TESTE AVREBBE INCONTRATO IL FARMACISTA INTORNO ALLE 22Un testimone avrebbe incontrato poco prima delle 22 di ieri sera Michele Piccolo, il farmacista che avrebbesterminato la propria famiglia prima di togliersi la vita a Sannicandro di Bari. Il testimone è stato ascoltato dai carabinieri. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Piccolo avrebbe raggiunto l'uomo non lontano dalla sua villa, per portargli alcuni medicinali. Il teste, quindi, sarebbe stato l'ultimo a parlare con Michele Piccolo. Stando a questa ipotesi il farmacista, dopo la strage familiare, potrebbe avere abbandonato la pistola per strada. Poi, dopo essere rientrato, si sarebbe tolto la vita gettandosi nella piscina.DISPOSTE LE AUTOPSIE SUI CORPISul presunto omicidio-suicidio di Sannicandro di Bari indaga il pubblico ministero della Procura del capoluogo pugliese, Angela Maria Morea, che ha già disposto le autopsie sui corpi delle vittime della strage familiare. Il magistrato inquirente ha nominato due medici legali: Vito Romano e Giancarlo Divella. Gli esami sui cadaveri saranno eseguiti non prima di lunedì mattina nell'ospedale 'Miullì di Acquaviva delle Fonti, il paese dove Michele Piccolo, presunto autore della strage, poi annegato nella piscina, gestiva una storica farmacia di proprietà del padre della moglie. I primi accertamenti hanno confermato che le due donne e il ragazzo di 24 anni sono stati raggiunti da un proiettile esploso alla testa.