La Camera ha dato il via libera alla proposta di legge per il contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici. Il testo passa ora all'esame del Senato ed è stato approvato a Montecitorio
con 276 voti a favore, nessun contrario e 106 astensioni (M5S, Fi e Lega). "Il voto di oggi conferma l'Italia in prima linea nella lotta contro lo spreco alimentare. Ora bisogna arrivare presto all'approvazione definitiva. È un intervento necessario per contrastare un fenomeno che solo in Italia vale 12 miliardi di euro l'anno. Un Paese a spreco zero è un Paese con cittadini-consumatori consapevoli, un Paese che fa diventare le buone pratiche abitudini quotidiane e non eccezioni" ha detto il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina. Ogni anno vengono recuperate reuperate 550mila tonnellate di cibo in eccedenza l'obiettivo per il 2016 è raggiungere quota un milione di tonnellate. Ecco in sintesi cosa prevede la legge.
Qual è lo scopo della legge?
Lo scopo principale è ridurre gli sprechi per ciascuna delle
fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e
somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici o di
altri prodotti favorendo il recupero e la donazione delle
eccedenze alimentari, in via prioritaria ai fini dell'utilizzo
umano, e di prodotti farmaceutici ed altri prodotti a fini di
solidarietà sociale; contribuendo alla limitazione degli
impatti negativi sull'ambiente e sulle risorse naturali,
riducendo la produzione di rifiuti e promuovendo il riuso e il
riciclo.
Cosa sono le eccedenze alimentari?
Sono quei prodotti che, fermo restando il mantenimento dei
requisiti di igiene e sicurezza, rimangono invenduti per varie
cause ovvero non idonei alla commercializzazione, di spreco
alimentare. Insomma, "i prodotti alimentari, ancora
commestibili, che vengono scartati dalla catena agroalimentare
per ragioni commerciali o estetiche ovvero perchè in
prossimità della data di scadenza".
Cosa prevede la legge?
Detta le modalità di cessione delle eccedenze alimentari da
parte degli operatori del settore alimentare che deve essere
gratuita e destinata a favore di persone indigenti. È inoltre
consentita la cessione a titolo gratuito delle eccedenze di
prodotti agricoli in campo o di allevamento idonei al consumo
umano e animale: le fasi di raccolta o ritiro dei prodotti
agricoli sono svolte sotto la responsabilità di chi le
effettua e nel rispetto delle norme in materia di igiene e
sicurezza alimentare. La legge prevede anche la cessione
gratuita di prodotti alimentari in caso di confisca. La
corretta conservazione dei prodotti alimentari è affidata alle
organizzazioni che si curano di distribuirli.
Chi si preoccupa di verificare l'applicazione
della legge?
È istituito al ministero delle Politiche agricole e forestali
un tavolo permanente di coordinamento con il compito di
promuovere iniziative indirizzi e strumenti per la
distribuzione di derrate alimentari agli indigenti, con compiti
consultivi, propositivi, di monitoraggio e di formulazione di
progetti e studi finalizzati alla limitazione degli sprechi ed
alla distribuzione delle eccedenze, e ne disciplina la
composizione. La partecipazione al tavolo è gratuita e senza
nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
Chi diffonderà l'informazione sugli sprechi alimentari?
Il testo all'esame della Camera prevede anche l'impiego della
Rai per informare ed educare contro gli sprechi e per promuovere
campagne di informazione. Il ministero dell'Università e della
ricerca è affidata la promozione di campagne anti-spreco nelle
scuole.
Con quali soldi viene attivata la legge?
Viene rifinanziato con 2 milioni di euro per il 2016 il Fondo
per la distribuzione di derrate alimentari alle persone
indigenti e contestualmente istituito nello stato di previsione
del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
un Fondo, con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli
anni 2016, 2017 e 2018.
La legge riguarda solo gli alimenti?
No, si applica anche ai prodotti farmaceutici, ovviamente non
scaduti e correttamente conservati donati alle Onlus per la
distribuzione agli indigenti.