"Fatto inaccettabile""Quello che è successo a Milano è qualcosa di gravissimo e inaccettabile, che non doveva succedere". Sono le prime parole del ministro dell'Interno,
Angelino
Alfano, che oggi era a Milano, in Prefettura, per la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica in vista di Expo 2015. Riunione che è stata interrotta e rinviata appena arrivate le prime notizia della sparatoria in tribunale.
"L'inchiesta sarà veloce"
"Abbiamo ottenuto dai vertici delle
Procure di Milano e di Brescia l'impegno alla massima celerità - ha poi detto Alfano in conferenza stampa- perché vogliamo che sia fatta subito chiarezza su cosa non ha funzionato e su chi è il
responsabile dell'ingresso di un'arma a palazzo di giustizia. Le
forze dell'ordine faranno tutto il possibile per verificare la
verità su quanto è successo".
Videosorveglianza efficace per la cattura del killer
In quanto alla cattura del killer il ministro degli Interni ha detto: "Il sistema di videosorveglianza ci ha permesso di di individuare la targa e arrivare all'uomo". Claudio Giardiello era diretto da un
altro dei suoi ex soci quando i carabinieri di Vimercate lo
hanno intercettato nelle vicinanze del centro commerciale "Torri
Bianche" di Vimercate. Forse, ha notato Alfano, voleva chiudere i conti anche con
lui dopo la strage al Tribunale di Milano. È stato preso perché
i carabinieri hanno riconosciuto scooter e targa.
Gli inquirenti ci diranno chi sono i responsabili
"Su questa vicenda devono parlare gli
inquirenti", afferma il premier
Matteo Renzi, che aggiunge:
"I sistemi di sicurezza del nostro
Paese si poggiano su donne e uomini capaci al limite
dell'eroismo, ma il controllo non può permettersi di avere buchi
e falle come quelli che ci sono stati nel tribunale di Milano.
Bisogna accertare chi, come e perché ha sbagliato. Qualcosa non
ha funzionato". questa mattina.
"Un insieme di errori gravi"
"Il sistema ha visto compiersi un
insieme di errori gravi" che "le indagini dovranno chiarire". Lo
ha detto il ministro della Giustizia
Andrea Orlando nella
conferenza stampa convocata a Milano.
In precedenza, ha aggiunto il ministro, "non ci sono mai arrivate segnalazioni su un deficit nelle strutture di sicurezza" del tribunale, ma "bisogna capire se ci sono state delle falle".
Tutti gli ingressi dotati di metal detector
"Le mie prime parole non possono che
essere di cordoglio e vicinanza per le tre vittime", ha esordito in conferenza stampa a Palazzo di Giustizia il
procuratore
Edmondo Bruti Liberati, ricordando che
"tutti gli ingressi al tribunale sono presidiati da metal detector". Secondo il magistrato
Claudio Giardiello, l'uomo che ha
sparato, sarebbe entrato mostrando un
falso tesserino da un ingresso laterale e dalla
porta riservata all'accesso di magistrati, avvocati e cronisti.