Le misure prese finora
dall'Italia contro il sovraffollamento delle carceri sono
insufficienti. Lo ha stabilito oggi il Comitato dei ministri del
Consiglio d'Europa il quale ha anche espresso "preoccupazione"
per come il nostro Paese sta affrontando la questione in vista
della scadenza fissata per il 27 maggio prossimo.Il Comitato dei ministri ha il
compito di valutare se i singoli Paesi stanno eseguendo
correttamente le decisioni dei giudici della Corte per i diritti
dell'uomo di Strasburgo, organismo emanazione dello stesso
Consiglio d'Europa. E secondo i rappresentanti dei Paesi membri
del Consiglio, le misure prese e considerate dall'Italia per
rimediare alle violazioni ingenerate dal sovraffollamento
carcerario accertate con l'ormai famosa sentenza Torreggiani
sono per ora insufficienti.
L'Italia ha tempo fino al 27 maggio per mettere in atto le
necessarie misure. Alla luce di questa scadenza ormai sempre più
vicina, il Comitato dei ministri ha quindi espresso
"preoccupazione perché il rimedio preso in considerazione sinora
per risolvere il sovraffollamento nelle carceri è unicamente
compensatorio e utilizzabile solo in casi limitati".
Il comitato ha quindi invitato le autorità italiane a pensare
ad altre misure anche preventive e a presentare un piano
dettagliato che contenga non solo i tempi della messa in atto
degli interventi ma anche i dati necessari per comprendere se le
misure adottate sono efficaci. Il comitato riesaminerà la
questioni Torreggiani nella sessione di giugno