Lo scontro. Soumahoro: «Ululati mentre parlavo». Ma per la maggioranza non c'è razzismo
Aboubakar Soumahoro alla Camera durante il voto finale sul decreto flussi
Il primo a sollevare la questione è stato Davide Faraone di Italia viva: «Non è tollerabile che tutte le volte che interviene il collega Soumahoro ci siano ululati e cori che allo stadio vengono giudicati messaggi razzisti». Mercoledì Aboubakar Soumahoro, oggi al gruppo misto dopo essere stato eletto con Alleanza Verdi e Sinistra, aveva preso la parola a Montecitorio e dai banchi della maggioranza si erano sollevate proteste rumorose. La denuncia è stata condivisa da altri deputati di opposizione: Angelo Bonelli dei Verdi ha parlato di un «comportamento sistematico e inammissibile», mentre Roberto Giachetti (Iv) ha chiesto alla Presidenza della Camera di utilizzare «i filmati interni che abbiamo, affinché si verifichi quanto accaduto e siano sanzionati i responsabili».
Dalla maggioranza hanno invece provato a ridimensionare. Per Deborah Bergamini (Fi) «non c’è stato razzismo, ma solo una contestazione». Il leghista Edoardo Ziello dice che è Soumahoro a «istigare reazioni», perché «ogni volta si rivolge con le dita e le braccia verso la maggioranza anziché, come da regolamento, verso la Presidenza».
La trascrizione stenografica della seduta di mercoledì ha però sollevato la protesta dello stesso Soumahoro. Nel testo infatti si parla di semplici «commenti»: un resoconto troppo «generico rispetto alla gravità di ciò che è successo», secondo il deputato, che parla di «deriva razzista» e ha chiesto al presidente della Camera Lorenzo Fontana la correzione del resoconto con una descrizione dettagliata delle «scomposte reazioni dei colleghi di Lega e Fdi».
«L'ho chiesto non per me - ha spiegato - ma per i nostri figli, per le generazioni che verranno, consapevole che denunciare episodi di deriva razzista e di intolleranza sia il primo e necessario passo per combatterli». Poi ha aggiunto: «Quello che è accaduto alla Camera, e cioè gli ululati provenienti dai banchi della maggioranza e indirizzati alla mia persona, è cosa grave e vergognosa. Io l'ho denunciato subito, sostenuto dai colleghi dell'opposizione che ringrazio».
«Per rispetto delle madri e dei padri Costituenti, che vollero questo Paese libero, libero, tollerante e democratico, non possiamo consentire che l'Aula della Camera, il luogo più alto in cui si celebra la democrazia sia teatro di atteggiamenti scomposti e irrispettosi come questi», ha concluso il parlamentare.